L’attaccante francese, autore di una pessima prova offerta contro i ‘Colchoneros’, si è lasciato andare durante i tempi supplementari a un gesto che non è affatto passato inosservato alle telecamere
Non sono bastati i 90′ regolamentari del ‘Metropolitano’ per decretare chi tra Atletico Madrid e Inter dovesse passare ai quarti di finale. Alla rete di Federico Dimarco hanno, infatti, fatto seguito le marcature di Griezmann e Depay, fondamentali per portare il match ai tempi supplementari. Da lì i calci di rigore che hanno poi regalato alla formazione di Diego Simeone l’accesso alla fase successiva della competizione.
Proprio durante i tempi supplementari, frazione in cui Marcus Thuram ha avuto un’altra ghiotta occasione per regalare all’Inter il gol che sarebbe valso il momentaneo 2-2 dopo essere stato splendidamente servito dal neo entrato Bisseck a centro area, l’attaccante francese si è reso protagonista di un episodio alquanto insolito. A farne le spese il difensore avversario Stefan Savic, con l’ex Fiorentina crollato inevitabilmente al suolo pochi istanti dopo.
L’attuale numero 9 nerazzurro, sugli sviluppi di una rimessa laterale, è stato ‘colto in fragrante’ dalle telecamere nel mentre compiva una ‘strizzatina’ alle parti intime di Stefan Savic, difensore avversario. Un episodio, questo, sul quale l’arbitro Marciniak ha preferito non intervenire.
Il centrale montenegrino, a quel punto crollato immediatamente a terra dolorante, è stato poi raggiunto da Lautaro Martinez, col Capitano nerazzurro che ha rilasciato qualche parolina all’indirizzo dell’ex Fiorentina, alzatosi qualche istante dopo. Fortunatamente, questo episodio non ha generato alcun nervosismo, con Thuram (sostituito in quei minuti da Simone Inzaghi, tecnico che al posto dell’attaccante francese ha inserito Alexis Sanchez in campo) e Savic che hanno scherzato su quanto accaduto. Naturalmente, la scena è diventata virale in pochissimo tempo.
Va detto, inoltre, che l’ingenuità a cui si è lasciato andare l’ex Borussia M’Gladbach sarebbe potuta costare carissimo all’Inter in quanto, da regolamento, questo gesto risulta essere una vera e propria condotta violenta, punibile pertanto col rosso diretto. Classe ’97, quindi, graziato in pieno dal fischietto polacco, che non ha neppure punito l’attuale numero 9 nerazzurro con un cartellino giallo. Complice in questa situazione anche Kwiatkowski, primo assistente al VAR.
“Un calciatore si rende colpevole di condotta violenta quando usa o tenta di usare vigoria sproporzionata o brutalità contro un avversario in mancanza di contesa per il pallone. Inoltre, un calciatore che, in mancanza di contesa per il pallone, colpisce deliberatamente con le mani o le braccia un avversario o qualsiasi altra persona sulla testa o sul volto è colpevole di condotta violenta, a meno che la forza usata sia irrilevante”. Questo è quanto riportato all’interno della regola n12.
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