Gesto rimarchevole da parte dell’attaccante e capitano nerazzurro nei confronti del compagno di squadra, nonchĂ© battitore ufficiale dei calci di rigore dell’Inter in stagioneÂ
Autore di una prestazione magistrale dall’alto del suo repertorio di centrocampista tuttofare con il vizio dichiarato per il gol, Hakan Calhanoglu siede ancora una volta tra i grandi dell’Inter e dell’intero scenario calcistico europeo.
Il turco ex Milan, con cui ha avuto il piacere di tornare a sfidarsi la scorsa settimana nella cornice comune di San Siro, ha propiziato non soltanto la prima rete della partita con un tiro mancino di invidiabile fattura che ha beffato il portiere avversario Milinkovic-Savic, ma ha raccolto anche con estrema freddezza i frutti del suo ennesimo calcio di rigore tirato in campionato.
Attimi dopo l’assegnazione dello stesso da parte del direttore di gara, il pallone è stato raccolto dal capitano Lautaro Martinez con la chiara intenzione di consegnarlo proprio al primo rigorista designato da Simone Inzaghi. Ciononostante, Calhanoglu aveva fatto cenno al compagno di squadra argentino di tenere il pallone con sé per permettere a lui di batterlo a rete e fargli ritrovare la gioia dell’esultanza.
Un segnale di mutuo rispetto raccolto con facilitĂ anche dalle telecamere, etichetta preziosa del grande rapporto che vige in campo atto a rompere qualsiasi tipo di concezione gerarchica. Lautaro ha dunque lasciato il pallone al turco che, senza batter ciglio, lo ha depositato ancora una volta in rete per chiudere una personalissima doppietta dal sapore di ventesimo Scudetto. Venti come il numero di maglia sulle sue spalle.
Il bel gesto è stato poi accompagnato anche da uno scroscio di applausi piovuti dalla sovrastante Curva Nord, la quale ha omaggiato oltretutto la quindicesima rete stagionale di cui tredici soltanto in campionato per il calciatore dalle mille abilità . Calhanoglu è arrivato a collezionare ben sedici reti dal dischetto di cui quattordici tutti con la maglia dell’Inter, verso la quale ha dichiarato amore eterno nel suo intervento post-partita: “Per me l’Inter è tutto”.
Al di là del siparietto Lautaro-Calhanoglu, un altro curioso aspetto di gioco si è evinto proprio sul finale quando Alexis Sanchez dalla panchina ha lanciato un chiaro segnale al suo tecnico Inzaghi sul momento delle sostituzioni. “Mister è il nostro turno“, ha affermato con decisione il fantasista cileno dopo il 2-0. Del resto, facile farsi prendere dall’entusiasmo in uno scoppiettante finale di stagione entro i cui termini ciascuna delle risorse a disposizione del gruppo nerazzurro vuol essere parte della lunga e attesa festa Scudetto con sprazzi di buon calcio ancora da offrire.
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