L’obiettivo di mercato dei nerazzurri si è ricreduto, ora sì che Marotta e Ausilio possono provare ad affondare il colpo
Non è un segreto il fatto che l’Inter andrà alla ricerca di nuovi acquisti in estate. Non a caso, sono quelli riconducibili ai nomi di Mehdi Taremi e Piotr Zielinski i due affari già prenotati dal club di Viale della Liberazione per la prossima stagione. In realtà, però, l’intenzione della squadra neo Campione d’Italia è quella di mettere a segno qualche altro e nuovo colpo, a prescindere da questi due arrivi.
E’ quello di Albert Gudmundsson, in tal senso, il profilo che piace più di tutti in casa nerazzurra per l’attacco. La seconda punta di nazionalità islandese ha una valutazione che si aggira tra i 30-35 milioni di euro. A complicare le cose è poi il forte interesse nutrito anche da Juventus e Napoli nei confronti del classe ’97, che soltanto fino a qualche giorno fa sognava di approdare nel campionato di Premier League al termine di questa regular season. A distanza di qualche settimana, l’attuale numero 11 del Genoa (con all’attivo 16 reti e 5 assist in quest’annata) si è però ricreduto, tanto da aver dichiarato nel corso di un’intervista di essere disposto a proseguire la propria carriera qui in Italia. Un annuncio, questo, che avrà sicuramente fatto enormemente piacere all’Inter, club che più di tutti sogna l’arrivo dell’ex AZ Alkmaar.
In una lunga intervista concessa davanti ai microfoni di ‘Sportweek’, Albert Gudmundsson ha avuto tempo e modo di soffermarsi su quel che potrebbe riservargli il futuro a livello calcistico. Queste, in tal senso, le dichiarazioni rilasciate dal classe ’97 su questo stesso argomento:
“E’ vero, da bambino sognavo di arrivare a giocare in Premier, ma da quando gioco qui ho un po’ cambiato idea, mi piace un sacco stare in Italia. Se mi sento pronto per una big? Sì, ma deve venir fuori qualcosa di veramente grosso per convincermi ad andar via di qua. Non è un segreto il fatto che il Genoa debba far cassa. Anche a me, per il resto, piacerebbe fare un ulteriore step. A fine stagione ci metteremo intorno a un tavolo e capiremo qual è la soluzione migliore, per me e per loro. L’importante è avere a che fare con un allenatore come Gilardino, che mi lascia libero di esprimermi in campo”.
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