Il centrale nerazzurro è finito di nuovo sotto il tiro di una seconda persona. Si tratta di un ex Inter, i fatti risalgono a qualche mese fa
Francesco Acerbi si è rivelato un vero e proprio punto di forza dell’Inter anche in quest’altra stagione, la seconda trascorsa dall’ex Lazio a Milano. A confermarlo sono le 87 presenze racimolate dal classe ’88 nel suo biennio vissuto sinora con indosso i colori nerazzurri, 38 di queste collezionate rispettivamente nella regular season in formato 2023-24, ora volta al termine.
Ammontano a 4 invece le reti realizzate dal centrale nativo di Vizzolo Predabissi, in grado di servire anche 3 preziosi assist pur essendo un difensore. Ciò nonostante, la squadra su cui siede attualmente in panchina il tecnico Simone Inzaghi ha seriamente rischiato di fare a meno del proprio numero 15 in ottica futura.
A tenere banco per circa due settimane di tempo è stato infatti l’episodio che ha visto coinvolti l’ex Sassuolo e Juan Jesus in quell’Inter-Napoli del 17 marzo scorso, gara in cui il pilastro difensivo del club meneghino è stato accusato di aver rivolto pesanti offese razziali all’indirizzo del brasiliano, che a sua volta ha raccontato il tutto nel post-gara, finendo poi per fornire ulteriori dettagli attraverso un post rilasciato sul proprio account Instagram di riferimento.
A distanza di un po’ di tempo, la Procura Federale ha preso la sua decisione definitiva, optando per l’assoluzione di Acerbi. Un episodio, questo, che l’attuale numero 5 dei partenopei non ha ancora digerito, tanto da essere tornato all’attacco dell’ex centrale biancoceleste.
Ospite presso il centro commerciale Jambo di Trentola Ducenta, location in cui è andato in scena un convegno contro il razzismo, Juan Jesus è tornato a parlare dell’episodio che ha visto coinvolti negli scorsi mesi lui e Francesco Acerbi, calciatore che a sua volta è stato così attaccato dal centrale brasiliano.
Queste, di fatto, le dichiarazioni rilasciate dal difensore di attuale proprietà del Napoli nei confronti del numero 15 nerazzurro: “La mia carriera parla da sé. Non ho mai fatto polemiche e sono sempre stato corretto, a differenza sua. Inizialmente l’ho addirittura protetto, poi però mi ha fatto passare per bugiardo e questo non mi stava bene. Oggi stendo un velo pietoso, voglio essere d’esempio per i miei figli”.
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