L’Inter non chiude alla possibilità di un colpo a destra: Denzel Dumfries ancora in bilico tiene in ansia la dirigenza
Del contratto di Dumfries si parlerà verosimilmente alla fine dell’Europeo. L’olandese dice di voler rimanere, ma l’ipotesi cessione continua a essere assai probabile. Molto dipenderà dalle offerte: arriveranno; saranno all’altezza delle pretese nerazzurre? A ogni modo, Marotta e Ausilio stanno continuando a guardarsi attorno alla ricerca del profilo ideale da chiudere come colpo per la fascia destra: un nuovo Dumfries, magari più giovane e meno inquieto.
La dirigenza cerca un laterale giovane e dall’ingaggio contenuto, possibilmente già educato a essere impiegato a tutta fascia e quindi abile nella gestione della doppia fase. Simone Inzaghi, che si terrebbe volentieri in squadra l’olandese, preferirebbe un terzino fisico, più propenso a sfondare a spallate che a dribblare. Ausilio e Marotta sembrano invece voler puntare a un altro tipo di giocatore.
L’estate scorsa l’Inter prese Cuadrado per aggiungere qualità e imprevedibilità sulla fascia. Il colombiano, bloccato da molteplici infortuni, ha visto a stento il campo. A gennaio è arrivato perciò Buchanan, che però Inzaghi non ha mai schierato a destra, reputandolo più utile come soluzione a piede invertito sulla corsia sinistra.
Il possibile addio di Dumfries potrebbe costringere l’Inter a cercare un profilo che sappia sintetizzare nel suo gioco quantità e qualità. Ecco perché negli ultimi giorni il club sta seguendo con particolare attenzione lo svizzero Ndoye. Il ragazzo ha talento, ma ci sono due problemi. Il primo, economico: il Bologna chiede 25 milioni. E il secondo, tattico: Ndoye è un attaccante, adattabile come centrocampista ma finora mai schierato come laterale a tutta fascia.
Inzaghi dovrebbe dunque fargli scuola, insegnargli a difendere, a dialogare col braccetto, a gestire i tempi e le energie, introducendolo gradualmente nel suo gioco. Conviene davvero investire in un profilo del genere? I report degli osservatori nerazzurri sono tutti positivi: la convinzione è che lo svizzero possa sbocciare nel nuovo ruolo. Il prezzo non è comunque compatibile con i piani del club.
Inevitabilmente, bisognerà tenere gli occhi aperti su altri profili. L’erede di Dumfries potrebbe per esempio parlare giapponese: da tempo i nerazzurri seguono Sugawara, terzino ventitreenne dell’Az Alkmaar, con uno stipendio molto basso e un costo entro i 10 milioni (ha il contratto in scadenza nel 2025).
Sugawara potrebbe garantire intelligenza tattica e qualità: il giapponese sembra più bravo a difendere che ad attaccare, non ha un gran fisico, ma sa farsi valere in marcatura e in velocità. Al contempo, l’Inter continua a seguire con molto interesse anche Wan-Bissaka e Dedic, mentre sembra allontanarsi sempre di più la suggestione Holm (ora seguito anche dalla Juventus e dal Napoli).
Sul taccuino di Ausilio dovrebbe esserci appunto anche il ventunenne Amar Dedic, esterno bosniaco del Red Bull Salisburgo con un contratto in scadenza nel 2027 e 31 presenze nell’ultima stagione. La prima richiesta del club austriaco potrebbe aggirarsi intorno ai 20 milioni. L’Inter valuterebbe il ragazzo a 15, circa.
Il ragazzo ha giocato in Champions e ha concluso il campionato con 5 goal e altrettanti assist. Bravo nel dribbling e velocissimo senza palla, è un giocatore assai versatile. Ha cominciato in attacco, è passato sull’esterno e poi ha trovato la sua dimensione come terzino. Spesso viene usato anche come centrale.
Fisicamente non è un gigante né esprime la stessa esplosività di Dumfries, ma ha personalità ed è ancora molto giovane. Dedic ha rappresentato la Bosnia-Erzegovina a tutti i livelli giovanili. È stato anche capitano della squadra Under 17, e nel marzo 2022 ha ricevuto la sua prima convocazione con i grandi.
Un anno dopo, a marzo 2023, nella partita di qualificazione a Euro24 contro l’Islanda, Dedic ha segnato il suo primo goal in nazionale maggiore. Perché segna anche, il ragazzo: sa inserirsi e sa tirare da fuori.
Su chi puntare, dunque? Dedic sarebbe tra tutti i nomi in ballo quello più suggestivo. Un colpo di prospettiva e di certa qualità (☆☆☆☆☆). Sugawara appare come un discreto profilo dal punto di vista tattico, ma non dà garanzie in senso fisico e in termini di adattabilità al calcio italiano (☆☆☆). Poi c’è Ndoye, bello da vedere nel Bologna, ma rischioso da usare come nuovo titolare sulla fascia destra per l’Inter è poi troppo costoso (☆☆☆).
Gli altri profili valutati, come Di Lorenzo e Matty Cash dell’Aston Villa, appaiono poco interessanti, perché in parabola discendente o troppo distanti per gioco alle esigenze nerazzurre (☆☆). Wan-Bissaka sarebbe invece un perfetto sostituto di Dumfries (☆☆☆☆).
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