L’obiettivo principale Gudmundsson è vicinissimo alla Fiorentina ma non tramonta la pista Ndoye per l’Inter con l’idea di schierarlo seconda punta, può fare anche l’esterno offensivo in stile Buchanan
L’Inter ha fino a questo momento seguito una politica acquisti ben studiata, sulla scia di quanto fatto negli anni passati. Sia Giuseppe Marotta che Piero Ausilio condividono la visione della proprietà Oaktree nell’investire denaro e risorse soltanto se necessario, mentre la linea principale segue il binario predefinito dell’affondo sui profili a parametri zero.
Mehdi Taremi e Piotr Zielinski sono i frutti principali di questa modalità eppure per Simone Inzaghi l’organico nerazzurro a sua disposizione non è ancora completo come vorrebbe. Mancano all’appello ancora un difensore centrale possibilmente giovane da far crescere in stile Yann Bisseck, oltre ad un attaccante versatile che possa fare le veci di Lautaro Martinez.
L’idea iniziale era quella di portare in squadra uno come Albert Gudmundsson dal Genoa, ma i costi spropositati per le casse nerazzurre non hanno mai fatto decollare la trattativa. E adesso l’islandese, vera rivelazione della passata stagione in Serie A, è vicinissimo alla firma con la Fiorentina. Questo cambia necessariamente l’ordine delle priorità di Ausilio sul proprio taccuino e non tramonta ancora la pista per Dan Ndoye, un calciatore che piace davvero tanto per svariate motivazioni.
Anzitutto, l’attaccante svizzero reduce da una buona cavalcata nell’ultimo Europeo trascorso in Germania, ha accresciuto la propria nomea internazionale tra le file del Bologna di Thiago Motta qualificato a sorpresa in Champions League. Ndoye piace soprattutto per le lunghe falcate ed una marcata rapidità di gamba che gli permettono di saltare l’uomo; oltre al fatto che sia abbastanza duttile in mezzo al campo.
Lo svizzero può infatti fungere da seconda punta di raccordo alle spalle dell’attaccante principale in stile Gudmundsson ed essere spostato anche lungo la corsia esterna per sfruttare a pieno le sue caratteristiche atletiche. Una nota decisamente positiva in relazione al fatto che l’Inter, proprio di recente, si è trovata innanzi alla necessità di forzare la mano sul mercato per cercare un potenziale sostituto dell’infortunato corridore canadese Tajon Buchanan.
Di contro, tuttavia, Ndoye soffre molto la pressione sotto rete e non è esente dall’impattare male il pallone al momento della conclusione. La sua media realizzativa non fa sorridere i tifosi (solo 3 reti in 38 presenze ufficiali) ed in questo potrebbe far rimpiangere l’assenza di Gudmundsson, decisamente più efficace in fase di finalizzazione sotto rete. Con l’Inter avrebbe dunque da lavorare, ma ha pur sempre ottimi margini di crescita. Tanto quanto basta per tentare l’affondo definitivo.
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