Tempo di rivincita: l’Inter provoca il Manchester City con un messaggio social pungente e subito diventato virale
10 giugno 2023. Questa la data dell’ultima sfida tra Inter e Manchester City in Champions League. La finale. Sappiamo come si è conclusa quella gara. E sappiamo pure che ha significato molto, quella partita, e non solo per chi ha vinto. Il Manchester City di Pep Guardiola ha completato il treble (avendo già vinto la Premier League e la FA Cup nella stessa stagione)…
E l’Inter, grazie a quella finale giocata con così grande spirito e convinzione, nonostante la sconfitta, ha capito di essere una squadra forte, ponendo così le basi motivazionali e sportive che, nella stagione successiva, hanno portato alla seconda stella.
Nel sorteggio della Champions League 2024/2025, l’Inter affronterà il
La sfida più complicata e più suggestiva è ovviamente quella contro i Citizen. Ma i nerazzurri non hanno paura. Non devono averne. Anche via social il club ha subito accolto con interesse la notizia di un nuovo incontro (una reunion) con la squadra di Guardiola, lanciando poi agli avversari del Manchester City un messaggio ironico, che è subito diventato virale.
“Ready for the reunion?“, si domanda il SMM del club nerazzurro in un post pubblicato poco dopo il sorteggio di Champions. Dopodiché, allega una breve clip di un video del brano Song 2 dei Blur, una notissima pop-rock band londinese.
Per apprezzarne il senso ci vuole un minimo di contesto. In questi giorni a Manchester (e non solo) si parla soprattutto della notizia della reunion degli Oasis. Dopo anni di asprissimi litigi, i due fratelli Gallagher, Liam e Noel, ovvero le due più grandi glorie musicali mancuniane degli anni ’90 e ’00, hanno deciso di riesumare il vecchio gruppo per un nuovo tour.
I Gallagher sono due sfegatati tifosi del City. I tifosi nerazzurri ricorderanno forse le parole del simpatico Noel, il chitarrista della band, pronunciate prima della semifinale di Champions 2023: tra Inter e Milan, il musicista avrebbe preferito che a vincere fossero i nerazzurri perché più scarsi e quindi più facili da battere per gli uomini di Guardiola.
Ebbene, all’Inter hanno deciso di schierarsi dall’altro lato, ovvero verso la band che negli anni ’90 si opponeva, almeno mediaticamente agli Oasis: i Blur di Demon Albarn. E la scelta, sfottò a parte, è tanto sottile quanto rilevante. L’Inter assomiglia molto di più alla musica dei Blur che a quella degli Oasis.
I fratelli di Manchester si sono sempre presentati come un gruppo rock strafottente e opportunista. Volutamente disimpegnato. Noel, per esempio, ha sempre rivendicato l’appartenenza del gruppo a una certa working-class indifferente alla politica, all’impegno sociale e al contenuto. Da qui, la musica passatista, sempre uguale a sé stessa e scevra da ogni tipo di evoluzione e sperimentazione. Bella, in molte sue espressioni, ma dopo un po’ poco coinvolgente. Di certo un po’ troppo arrogante e priva di sfumature.
Per contro, i Blur sono sempre stati più sofisticati, irregolari e problematici. Più artistici. Nel loro percorso musicale hanno sperimentato generi diversi, hanno fatto pop da classifica, rock rumoroso, musica lo-fi, roba etnica, elettronica o cantautorale. E spesso hanno prodotto testi profondi, analisi più impegnate. In molti casi si sono schierati politicamente, su posizioni esplicitamente internazionaliste… Sì, internazionaliste.
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