Interessante scenario di mercato per il club nerazzurro: il dilemma non è poi di così facile risoluzione per Marotta e Ausilio
Tutto si può dire di Beppe Marotta, ma non che non sia il mago delle plusvalenze. Di quelle reali – valga per tutti l’esempio di Andre Onana, preso a zero dall’Ajax e rivenduto l’anno dopo per oltre 50 milioni di euro – e di quelle potenziali. Ovvero la valutazione di mercato, schizzata verso l’alto, di calciatori acquistati a prezzi tutto sommato modici ma ora in grado, se l’Inter solo volesse, di rimpinguare in modo decisivo le casse del club di Viale della Liberazione.
Qualche nome? Da Hakan Calhanoglu a Yann Bisseck passando per Marcus Thuram (ma lo stesso Nicolò Barella appartiene a questo prestigioso elenco) sono tanti i profili che hanno visto moltiplicato il loro valore da quando sono agli ordini di Simone Inzaghi. O di Antonio Conte prima di lui, per chi è arrivato prima dell’estate 2021.
Il discorso, ovviamente, vale anche per i più giovani. Tendenzialmente prodotti del vivaio che la dirigenza ha custodito gelosamente fino a decidere, un bel giorno, di liberarsene facendo cassa. Il caso di Cesare Casadei, vero gioiello della Pinetina, rivenduto allo spendaccione Chelsea per 15 milioni di euro nell’estate del 2022, è quello più eclatante.
Arrivato la scorsa estate dal club sloveno NK Domzale per soli 850mila euro, il trequartista Luka Topalovic, fisico imponente e genio nel piede destro, si sta imponendo con brillantezza nella formazione Primavera dell’Inter.
Il giocatore, classe 2006, ha impressionato soprattutto in Youth League, competizione nella quale ha già realizzato 3 gol e fornito un assist nelle prime 5 apparizioni nella kermesse continentale.
Nemmeno a dirlo, le prestazioni del talento sloveno hanno attirato le attenzioni di diversi operatori di mercato. Nonché dei Ds di diverse società, le stesse che avevano provato a soffiare il giocatore ai nerazzurri. Il valore di mercato di Topalovic si aggira ormai sui 5 milioni: già un possibile buon affare per le casse meneghine qualora si volesse capitalizzare subito l’investimento fatto.
Marotta e Piero Ausilio, però, ci pensano. Eccome se sono assaliti da dubbi. Il calciatore promette davvero bene, e potrebbe tornare utile sia in futuro come partenza eccellente, sia come risorsa da inserire, con tutta la gradualità del caso, nella competitiva rosa del club milanese.
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