Hakan Calhanoglu è un calciatore chiave per l’Inter e lo dimostrano anche i numeri: le differenze con Asllani e le prospettive per il futuro
L’appuntamento di Serie A di domenica prossima tra Inter e Venezia è più importante del previsto per i nerazzurri, che devono reagire dopo la sconfitta in Supercoppa italiana contro il Milan. Diversi temi, però, restano vivi sul tavolo della Beneamata e riguardano il centrocampo.
La prestazione di Kristjan Asllani non è piaciuta a molti tifosi e addetti ai lavori, che hanno bocciato la gara dell’albanese con un’importante insufficienza in pagella. L’ex Empoli è responsabile della palla persa che ha portato al primo gol rossonero, quello che ha lanciato la rimonta, e del terzo, in cui non ha seguito il taglio di Rafael Leao.
In generale, la prestazione del regista non è affatto un caso isolato. Asllani ha caratteristiche diverse da Calhanoglu e non solo per le proprietà balistiche del turco. È più propenso al possesso palla nel breve rispetto alle palle lunghe, offre meno copertura e spesso Inzaghi lo inserisce in campo, a ranghi pieni, soprattutto quando vuole che i suoi comandino la partita e per addormentare gli incontri.
Con Asllani l’Inter perde in solidità, ma lo dimostrano anche i numeri? In realtà sì. In tutte le competizioni, i nerazzurri hanno subito 19 gol in questa stagione e ben otto di questi sono arrivati con l’albanese in campo. Si parla quasi del 50 per cento delle reti totali e l’ex Empoli ha disputato solo il 12% delle partite di Serie A da titolare, un minutaggio molto più basso di Calhanoglu, a dispetto degli infortuni.
Passando ai dati statistici in sé e per sé, gli xG di Asllani si attestano solo a 0.39 contro i 3.61 del titolarissimo di Inzaghi. Sì, l’ex Milan segna di più, ma crea anche di più. I suoi assist previsti sono 2.50 a partita contro lo 0.85 dell’albanese. Tornando ai valori difensivi, anche in questo caso c’è una differenza netta.
Calhanoglu recupera il doppio dei palloni e supera Asllani nei tackle, nei possessi vinti e nei salvataggi decisivi. Insomma, non ci sono dubbi sul fatto che con il titolare nel ruolo sia tutta un’altra Inter, ma ora i nerazzurri devono interrogarsi anche sul calciomercato e se sia il caso di puntare su un altro giovane che non sia l’ex Empoli in una zona così importante del campo.
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