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Inter News: tutte le ultime notizie nerazzurre

Quanto rendono gli stadi di proprietà: ecco perché l’Inter deve averlo

La tecnologia ha rivoluzionato l’esperienza dello stadio, trasformandolo da un semplice luogo dove assistere a una partita in un vero e proprio hub di intrattenimento interattivo. Schermi giganti, sistemi audio all’avanguardia e connessioni Wi-Fi ultra veloci offrono agli spettatori un’esperienza visiva e sonora senza precedenti, rendendo l’evento più coinvolgente e soprattutto garantendo anche un prodotto televisivamente sempre più avanzato. Andando a leggere quanto ExpressVPN ha svelato uno studio, appare in parte paradossale che sia proprio l’Inter a dover rivedere le sue politiche di gestione della struttura stadio – visto che i nerazzurri sono la prima squadra per incassi da matchday stando ai dati del 2023. Nessuno fa meglio della squadra campione d’Italia con i suoi 79 milioni di euro, ma questo enorme bacino in realtà pare ancora sfruttato soltanto in parte dalla società milanese, che attraverso un nuovo stadio o quantomeno il rinnovamento dell’enorme struttura presente nel quartiere San Siro, potrebbe puntare a ben altri guadagni e a redditività di gran lunga superiori. Prendendo magari spunto da chi nel futuro ci si è già proiettato come il Tottenham.

Tottenham Hotspur Stadium: la struttura più all’avanguardia d’Europa

Inaugurato nel 2019, il Tottenhram Hotspur Stadium ha rapidamente guadagnato una reputazione eccezionale per la sua progettazione innovativa e la vasta gamma di servizi offerti. Costruito sulle rovine del vecchio White Hart Lane, demolito nel 2017, il nuovo stadio degli Spurs è una struttura avveniristica con oltre 62.000 posti. Ideato seguendo la visione del presidente Daniel Levy, l’impianto è stato progettato per essere operativo tutto l’anno, non solo nei giorni di partita. Il progetto, dal costo di oltre un miliardo di euro, ha richiesto più di due anni per essere realizzato e rappresenta un equilibrio tra accessibilità e lusso. Circa 8.000 posti sono dedicati alle esperienze Premium, che spaziano dall’H Club, un esclusivo Members’ Club con cucina stellata, al Tunnel Club, dove pareti in vetro offrono una vista unica sul tunnel che collega gli spogliatoi al campo, con posti a sedere dietro l’area tecnica. Questa innovazione offre ai tifosi un accesso senza precedenti al dietro le quinte del match. Per chi cerca opzioni più accessibili, esistono comunque esperienze Premium più economiche, arricchite da ristoranti di alta qualità.

Per rimuovere il fondo in erba – visto che lo stadio ospita un sacco di eventi aggiuntivi oltre a quelli calcistici – ci sono 68 motori che percorrono un sistema di binari (simile alla soluzione adottata al nuovo Bernabeu di Madrid). Il manto erboso viene conservato in un apposito magazzino, dove può rimanere per un massimo di dieci giorni prima che l’erba inizi a deteriorarsi. Un altro aspetto cruciale riguarda la capienza dello stadio: dopo un’attenta analisi della propria fan base e della sostenibilità economica legata ai prezzi, il Tottenham ha deciso di puntare su un impianto da poco più di 62.000 posti. La maggior parte di questi, circa 42.000, sono destinati ai tifosi con biglietti “General Admission”, mentre 8.000 posti sono riservati alle esperienze Premium. Questa configurazione permette al club di generare, durante i giorni di gara, ricavi medi di circa 5 milioni di sterline, includendo sia gli introiti dello stadio sia quelli delle attività collaterali. Insomma, parliamo di una struttura e di un indotto che di conseguenza di muove su ben altri valori rispetti a quelli garantiti da San Siro – che sotto questo aspetto resta “limitato”. Uno stadio del genere infatti riesce ad apportare ulteriori aspetti legati alle tecnologie che possono permettere di monetizzare in maniera diversa ad esempio dalla vendita dei biglietti: e-commerce e piattaforme digitali hanno semplificato notevolmente il processo d’acquisto, permettendo ai tifosi di acquistare i biglietti in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo. Tutte strade che l’Inter proverà a percorrere nei prossimi anni per provare a fare un cambio di passo.

Claudia Colono

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Claudia Colono

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