Possibile maxi investimento della dirigenza nerazzurra per due opzioni offensive di spessore, sarebbero le alternative alla Thu-La
Sfiorata l’occasione di staccare il Napoli in classifica con un margine di punti maggiore, l’Inter porta a casa pur sempre un punto prezioso. Da questo punto in poi non ci sarà tempo per guardarsi indietro, ma soltanto verso quel che sarà: lo Scudetto è ancora a portata, la Coppa Italia luccica in lontananza e lo scenario di Champions ribolle.
Al di là delle questioni interne al rettangolo di gioco, però, la dirigenza nerazzurra non può far altro che prender nota delle tante mancanza registrate nel corso degli ultimi mesi. Soprattutto quelle relative ai sostituti offensivi a disposizione di Simone Inzaghi, troppo poco incisivi nelle rispettive occasioni avute.
Certo il buon momento di Marko Arnautovic non dispiace, ma potrebbe non esser sufficiente a proiettare l’Inter verso nuovi profili. Da tempo piace il centravanti argentino Santiago Castro di proprietà del Bologna sul quale, allo stesso modo di Joshua Zirzkee lo scorso anno, si sarebbero fatte avanti già alcune pretendenti sul mercato per prenotarlo in vista della sessione estiva.
Protagonista della vittoria sul Milan e arrivato già a quota sette gol più altri cinque assist, il ventenne sarebbe ideale in uno schema tattico articolato come quello nerazzurro. Nel rispetto delle indicazioni fornite dalla proprietà Oaktree ad inizio stagione.
A tal proposito, è probabile che i piani alti della dirigenza possano stanziare almeno 50 milioni di euro da investire sul mercato, per puntellare il reparto offensivo. Al fianco di Castro, l’Inter potrebbe puntare anche Dan Ndoye, questa volta in modo definitivo.
L’esterno offensivo svizzero era stato accostato ai nerazzurri tempo addietro e sarebbe tornato in auge in funzione dell’addio di Tajon Buchanan, l’avanzare degli infortuni sulle corsie esterne e con lo scopo di fornire a Denzel Dumfries un ricambio di qualità nel reparto.
Ndoye ha oltretutto qualità da attaccante di supporto e seconda punta. Inzaghi potrebbe sfruttarne la gran duttilità in varie fasi di gioco, senza dover rinunciare all’impostazione tattica del 3-5-2 a lui tanto cara. Che giochi prima da esterno e poi venga adattato in una posizione avanzata, il ventiquattrenne è adesso un’occasione da cogliere. Sebbene potrebbe esser difficile schiodare la dirigenza felsinea per acconsentire ad un’operazione del genere.
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