Il piano del fondo per l’immediato e per il futuro, il ruolo di Marotta: come cambierà l’Inter nei prossimi anni
Possiamo vantarci di aver capito tutto già l’estate scorsa, in largo anticipo rispetto ai media mainstream. Non perché fossimo dei geni o avessimo avuto chissà quale notizia bomba, ma perché non avevamo allora e non abbiamo adesso i prosciutti davanti agli occhi. Tutto era ed è chiaro, anzi chiarissimo.
Oaktree ha cambiato, per non dire stravolto le strategie di mercato di Marotta e Ausilio. La prova provata è stato l’acquisto in estate di Palacios, prima ancora il no all’ingaggio di Hermoso o di profili simili – svincolati e non più giovani, dunque non rivendibili – per sistemare la difesa. Come avrebbe voluto Inzaghi e come, se ci fosse stato ancora Zhang al timone ma a quasi 8mila km di distanza, avrebbe fatto la dirigenza.
Palacios (a parte il favore a Galliani, perché prestarlo al Monza?) è stato il primo acquisto dell’Era Oaktree, il manifesto del nuovo corso. Basta giocatori a zero con ingaggi alti e commissioni simili, forse con qualche eccezione (Ausilio non ha mollato David), basta soprattutto agli ultratrentenni.
Come raccolto da Interlive.it, il fondo statunitense – che si è ritrovata in mano l’Inter senza che la volesse, e che è pronta a cederla alla prima proposta vantaggiosa (magari dopo aver definito una volta per tutte la questione stadio) – intende liberarsi di tutti quei calciatori che hanno superato la trentina. Per non parlare di quelli oltre i 33, 34 e 37 anni. Per loro sono delle zavorre economiche, perché hanno ingaggi alti (non tutti in realtà) e non rappresentano asset piazzabili sul mercato.
Da Calhanoglu a Mkhitaryan, passando per i vari Acerbi, Sommer e Darmian, riferendoci ai calciatori non in scadenza: se potesse, probabilmente Oaktree li manderebbe tutti via. Tra il volere e il fare piazza pulita, però, ci sono di mezzo contratti e penali varie.
E per fortuna dell’Inter una figura dirigenziale riconosciuta e ascoltata dal fondo, Beppe Marotta, il quale in teoria può arginare/gestire la voglia di ripulisti dei vecchi della squadra. Per vincere e rimanere competitivi, d’altronde, sono necessari profili di una certa esperienza e personalità.
Per interposta persona, Marotta ci ha fatto sapere che, al di là della nomina non banale a Presidente con tutti gli oneri e onori che ne conseguono, ha mantenuto un ruolo cardine a 360° nell’operatività del club. Lo speriamo e lo vedremo. Senz’altro debbono augurarselo i tifosi dell’Inter.
È indubbio però che Oaktree, tramite Katherine Ralph e Alejandro Cano sempre a Milano e allo stadio, sia molto più presente e vigile di Zhang. Diciamo pure più ingombrante, con la ferma volontà di incidere subito abbattendo i costi, anche in ottica di una futura cessione.
Franco Mastantuono fa impazzire il River Plate e mezza Europa: annuncio choc dall'Argentina sul futuro…
Tre sconfitte consecutive tra Serie A e Coppa Italia hanno attirato le critiche sulla squadra…
Rese note le disposizioni di sicurezza in vista del big match di Champions League, tifosi…
Il club nerazzurro sta pianificando con attenzione le mosse per la prossima stagione: il calciatore…
Simone Inzaghi si è presentato in conferenza stampa prima della semifinale di Champions League tra…
Il Barcellona di Flick primo in Liga a +4 dal Real, ha già vinto la…