Il club meneghino ha già preso la sua decisione col giocatore: l’accordo lo libera verso l’esotica e nuova destinazione
Se non fosse per il bottino in termini di assist – non sono male sei passaggi vincenti per i compagni – staremmo parlando di un autentico flop. Se consideriamo però che al calciatore arrivato a costo zero la scorsa estate, con un pre-contratto che l’abile Marotta gli aveva fatto firmare nel bel mezzo della scorsa primavera – si chiedeva di non far rimpiangere i due mostri sacri dell’attacco, il bilancio non può che essere negativo.
Pur avendo iniziato la stagione forse come meglio non avrebbe potuto – rimarchevole il suo contributo nel match di Champions con la Stella Rossa, quando aveva appunto mandato in gol due volte i compagni e siglato il gol della tranquillità su rigore – Mehdi Taremi è poi entrato in una spirale fatta di prestazioni abuliche. Di tormenti dal punto di vista realizzativo, con conseguente progressiva diminuzione del suo minutaggio.
Quel che ha fatto riflettere è stato il linguaggio del corpo dell’iraniano, protagonista di comportamenti simili a quelli di Marko Arnautovic nel lungo periodo in cui la porta avversaria sembrava essersi ridotta in termini di dimensioni. Forte di un contratto con l’Inter fino al giugno del 2027, l’ex Porto è tra i maggiori candidati a lasciare la Pinetina la prossima estate. L’attaccante avrebbe già ricevuto i corteggiamenti da un club che però, prima di prenderlo, vorrebbe una mossa da parte della dirigenza nerazzurra. Tale conditio pare poter essere soddisfatta senza patemi dal club meneghino.
Tra i peggiori in campo, al netto del rigore procurato sul punteggio di 1-1, anche nella gara europea contro il Feyenoord, il bomber asiatico ha ancora una volta fallito l’ennesima chance di riscatto concessagli da Simone Inzaghi. Considerando che, per la prossima stagione, sta già scalpitando un certo Pio Esposito, la partenza dell’iraniano sembra ormai scontata. Anche perché l’attaccante percepisce qualcosa come 3 milioni di euro netti l’anno.
A proposito di ingaggio e più in generale di spese da legare all’operazione di mercato, le società della Saudi Pro League interessate a lui potrebbero essere disposte a prenderlo solo se non devono sostenere il cartellino: servirebbe quindi obbligatoriamente la rescissione, quasi certamente consensuale, del contratto, per far sì che l’Inter si liberi di quello che a tutti gli effetti è quasi da considerarsi ormai un esubero tecnico. Che, per giunta, grava non poco sulle casse societarie. Come avrete capito, questa è la strada che Marotta proverebbe ad intraprendere con l’entourage del giocatore per un addio silenzioso. E anticipato.
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