Da un punto di vista tecnico e professionale, Simone Inzaghi non è in discussione. Lo è stato due anni fa, ma dalla finale persa contro il City in Champions in poi, nessuno ha mai pensato seriamente che convenisse valutare un nuovo tecnico. La dirigenza, così come hanno espresso in più occasioni Marotta e Ausilio, è pienamente soddisfatta del lavoro dell’allenatore. E la nuova proprietà dovrebbe aver già capito che Inzaghi è uno che porta soldi in cassa: valorizza i giocatori e ottiene risultati.
Dopo essersi spesso accontentato sul mercato, Inzaghi potrebbe però richiedere garanzie di investimento. Le parti si parleranno a fine stagione, come succede ogni anno, anche perché, com’è noto, Beppe Marotta non ama lavorare con allenatori in scadenza di contratto. Ciononostante, è sbagliato parlare di ciclo giunto alla sua naturale conclusione: Inzaghi potrebbe dare ancora tanto ai colori nerazzurri.
Un articolo de Il Corriere della Sera riporta questo contenuto che sta inquietando molti tifosi nerazzurri: “In caso di clamoroso e non preventivato addio, occhio a Max Allegri, stimato da Marotta e in grado di dare continuità al 3-5-2“.
Il nome di Allegri viene accostato da anni all’Inter. E tutte le volte che è stato evocato, i tifosi nerazzurri si sono avviliti o infuriati. Ma avrebbe davvero senso puntare su un tecnico che nella sua ultima esperienza in panchina si è dimostrato la nemesi perfetta dell’inzaghismo e del gioco propositivo?
Si dice spesso che Allegri sa vincere. E c’è anche qualcuno che, in questo senso, lo reputa superiore a Inzaghi. In effetti il livornese ha vinto tanto. Ma lo ha fatto sempre avendo a disposizione la rosa più forte del campionato…
Anche l’Inter quest’anno, come ripetono in tanti, ha la rosa migliore. La differenza sta nel fatto che Alleghi ha ottenuto giocatori così forti facendo spendere ogni anno centinaia di milioni alla proprietà . Tantissimi giocatori dell’Inter (quasi tutti) sono a questo livello perché ce li ha portati Inzaghi
Quel che sappiamo noi è che Allegri non è più un nome in caso di addio. E oggi, per fortuna, è quasi impossibile che possa essere preso in considerazione con un addio di Inzaghi. Il motivo è sia economico che tecnico: Allegri pretenderebbe troppo d’ingaggio e non sarebbe poi valutato da Oaktree come un tecnico in grado di sposare la politica di sviluppo di giovani e giocatori da lanciare.
L’ex Juve, dunque, potrebbe ripartire dal Milan già l’anno prossimo. O anche dal Napoli, in caso di addio di Conte. Eppure c’è chi continua a scrivere che, con una separazione da Inzaghi, l’unico allenatore pronto a sedersi sulla panchina nerazzurra sarebbe Massimiliano Allegri. Si vocifera anche che lo stesso Allegri sarebbe affascinato dall’idea di allenare l’Inter. Così facendo potrebbe scrivere la storia vincendo almeno uno scudetto sulla panchina di Milan, Juventus e Inter.
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