Mentre la squadra è totalmente concentrata sulla finale di Champions alle porte, la dirigenza ha fatto i conti con lo stop della proprietà
Le lacrime di dolore Como, quelle che hanno fatto da contraltare a quelle di gioia che, molti più chilometri più a Sud, ha versato il popolo napoletano nel festeggiare uno Scudetto che resterà nella casella dei rimpianti dell’Inter per tanto tempo.
Davvero incredibile, ripercorrendo le tappe di una stagione in cui la Beneamata ha gettato al vento una quantità industriale di occasioni, non esser riusciti a fare il bis Scudetto dopo che, nelle ultime giornate, i partenopei avevano lasciato spazio per il sorpasso nerazzurro.
La beffa finale, l’ennesima di un’annata che in campionato è stata piena di rimpianti, si è materializzata col discusso rigore assegnato alla Lazio negli ultimi minuti della sfida di San Siro: pareggio e Napoli che è rimasto in vetta.
Gli azzurri non hanno sprecato il match point casalingo a disposizione col Cagliari, dando il via alla festa per il titolo e certificando la disperazione dei meneghini per non aver conquistato un trofeo che sembrava davvero a portata di mano.
Archiviata la dolorosa pagina della Serie A, le attenzioni sono ora tutte rivolte all’importantissimo appuntamento della finale di Monaco di Baviera. Il PSG, avversario dell’Inter, fa davvero paura: 3-0 al Reims, in appena 43′, e Coppa di Francia messa in bacheca per l’ennesima volta in questi anni.
Mentre i ragazzi di Inzaghi – nel mirino dell’Al Hilal – sono intenti a preparare la sfida, la dirigenza strrizza l’occhio ad un possibile e prestigioso arrivo a ‘zero’.
Non serve spendere tante parole – se non una, quella che meglio descrive l’importanza del calciatore nella storia del club merengue – per dipingere lo status di Luka Modric, uno dei centrocampisti più forti degli ultimi 15 anni: Leggenda. E come tale il croato è stato salutato da un commosso pubblico madridista in occasione della sua ultima gara di campionato con la maglia del Real.
“È arrivato il momento che non avrei mai voluto arrivasse, ma è stato un viaggio lungo e meraviglioso. Prima di tutto voglio ringraziare il club, il presidente Florentino Perez. Voglio ringraziare tutti gli allenatori che ho avuto in questi anni, i compagni che mi hanno accompagnato e le persone che mi hanno aiutato. Grazie di cuore. Anche alla mia famiglia.
Abbiamo vinto tanto, abbiamo vissuto momenti meravigliosi. È il vostro amore che mi avete dato in tutti questi anni. Non ci sono parole per ringraziarvi per tutto ciò che mi avete dato“, le parole pronunciate dal campione dopo la sfida casalinga contro la Real Sociedad di ieri sera.
Contratto in scadenza, già corteggiato da diversi club arabi e americani, il Pallone d’Oro 2018 è stato accostato a qualche squadra italiana. Stando ad alcune indiscrezioni dalla Spagna l’Inter avrebbe accarezzato eccome l’idea, salvo fare un repentino dietrofront a causa della carta d’identità dell’ex calciatore del Tottenham.
Un investimento, sebbene scevro dal costo del cartellino ma oneroso dal punto di vista dell’ingaggio, per un calciatore al tramonto di un’impareggiabile carriera, non troverebbe il via libera della proprietà Oaktree. Che, come riferito dal portale ‘Transferfeed.com‘, avrebbe stroncato sul nascere l’eventuale operazione.
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