L’attaccante austriaco, legato all’Inter ancora per tre settimane, potrebbe restare nel massimo campionato: lo vuole il tecnico toscano
È finta come forse peggio non avrebbe potuto: con un gol divorato, l’ennesimo della sua tormentata esperienza all’Inter, che è costato alla squadra il sorpasso al Napoli e la possibilità di vincere in volata il secondo Scudetto consecutivo.
Mancavano pochissimi minuti alla fine di una partita, quella tra Inter e Lazio dello scorso 18 maggio, piena di colpi di scena e di rocambolesche situazioni di campo. I capitolini, ancora guidati da Marco Baroni e in piena corsa per un posto in Europa, avevano da poco pareggiato per la seconda volta grazie ad un rigore di Pedro.
I nerazzurri, incredibilmente padroni del proprio destino per effetto del pareggio che stava maturando a Parma tra i crociati e i partenopei, aveva l’obbligo di vincere per superare i rivali in classifica alla vigilia dell’ultima gara di campionato. Su una sponda aerea di Acerbi ecco arrivare sui piedi di Marko Arnautovic uno dei palloni più facili da spingere in rete, giusto a due passi dall’estremo difensore Mandas.
Anziché insaccare il gol che avrebbe con tutta probabilità consentito ai meneghini di chiudere il match sul 3-2, l’ex Bologna ha ciccato clamorosamente l’impatto col pallone, masticando la conclusione tra l’incredulità e la disperazione di tutto il ‘Meazza‘.
Se, nella stagione precedente, le occasioni sprecate davanti alla porta dall’attaccante austriaco erano state di fatto ininfluenti ai fini del raggiungimento dell’obiettivo, la palla-gol contro la Lazio grida ancora vendetta. Una sorta di manifesto di un’avventura all’Inter che definire deludente è dire poco.
Legato alla Beneamata da un contratto in scadenza il 30 giugno di quest’anno, Arnautovic conosce da tempo il proprio destino. Sia per questioni di età che a causa di un rendimento non certo scintillante, al bomber non è stata nemmeno ventilata la possibilità di restare per un’altra stagione. Il giocatore è da tempo ormai un free agent in grado di accasarsi altrove a costo zero.
La delusione per la fine di un’esperienza che, nonostante due titoli in bacheca, non può certo esser definita positiva, potrebbe essere mitigata dall’interesse che un club, forte dell’arrivo di un nuovo allenatore, ha già manifestato nei suoi confronti.
Si tratta del Torino, che nel frattempo ha chiuso la collaborazione con Paolo Vanoli affidando la panchina a quello stesso Baroni che, per primo, usufruì del clamoroso errore sotto porta di Arnautovic nel match sopra citato conservando (almeno per un’altra settimana) intatte le speranze di conquistare un’Europa che poi non sarebbe mai arrivata.
Marko potrebbe dunque restare in Serie A, sposando il progetto di un altro Marco, Baroni appunto, che ha già fatto il suo nome per l’attacco granata del prossimo anno.
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