Delle facce nuove (o di ritorno) che si sono viste al Mondiale per Club è quello che ha convinto di più. L’Inter ci crede
Il ventunenne Petar Sucic è stato il primo nuovo acquisto nerazzurro. Il ragazzo è costato circa 14 milioni di euro. Poi è arrivato l’esterno ventitreenne brasiliano Luis Henrique (25 milioni dall’OL). A fine giugno l’Inter ha poi formalizzato il riscatto di un altro ventitreenne: Nicola Zalewski, pagato un po’ più di 6 milioni dalla Roma. Infine, pochi giorni fa è arrivata l’ufficialità dell’ingaggio del ventunenne francese Ange-Yoan Bonny, preso dal Parma per 23 milioni più bonus.
In Croazia, le stelle fra le nuove leve sono Baturina e Sucic, ma non quello preso dall’Inter: Luka, centrocampista classe 2002 della Real Sociedad. Il Sucic nerazzurro è finito un po’ nell’ombra per via di un brutto infortunio che lo ha tenuto fermo per vari mesi. Tornato in campo in primavera, il ragazzo ha dimostrato sia nel club (Dinamo Zagaria) che in Nazionale di essere un mediano composto, tatticamente intelligente e spesso decisivo.
L’Inter ha fatto dunque un affare a prenderlo a poco più di 20 milioni? Contro il River Plate, insieme a Carboni, è stato uno dei migliori in campo per i nerazzurri. Anche contro il Fluminense, nella brutta sconfitta per l’Inter, il ragazzo si è segnalato come uno dei pochi a meritare la sufficienza.
In queste prime uscite, Cristian Chivu ha scoperto un centrocampista dinamico, con personalità, qualità nella gestione della palla, capacità di far filtro ma anche energico negli interventi senza palla. Ha dimostrato anche di correre tanto e di saper gestire la fatica. Non troppo tempo fa la stampa croata lo ha definito come “manna dal cielo per la Nazionale… il tipo di giocatore che i migliori esperti progetterebbero in laboratorio se dovessero creare il centrocampista ideale“.
Il ventunenne croato si è distinto a Zagabria come centrocampista centrale: un box-to-box adatto ad affiancare compagni di reparto più tecnici o creativi (Baturina nel club e Modric in Nazionale). In realtà, anche in Croazia, è stato spesso sfruttato per ricoprire il ruolo di regista arretrato o di mezzala chiamata a giocare la palla. Se la cava benissimo nelle progressioni palla ai piedi, ha buona qualità nel passaggio e gode di un’istintiva visione verticale.
Cerca sempre di avanzare e, di certo, può migliorare difensivamente. Chivu potrebbe quindi sfruttarlo per farlo giocare tra le linee. Mentre per usarlo in regia, magari al posto di Calhanoglu, dovrebbe farlo crescere nell’interdizione e soprattutto nel disimpegno veloce.
In pratica, Sucic dà tre possibilità a Chivu: può giocare tranquillamente in una mediana a due, può fare la mezzala in un centrocampo a tre e ma anche il sottopunta. Potrebbe insomma essere schierato come falso trequartista. Molto probabilmente, però, il nuovo tecnico nerazzurro cercherà di metterlo innanzitutto a suo agio, affidandogli quei compiti che gli sono più congeniali. Vale a dire: muoversi con la palla al piede per accelerare il gioco, aggredire il portatore di palla.
Rispetto a Nicolò Barella, Sucic non può ancora vantare la stessa qualità. Non ne ha l’intensità e la maturità. Come Barella, però, è già bravo nella proiezione del pallone e capace di smarcarsi tra le righe. L’Inter lo ha preso quando si pensava che Inzaghi sarebbe rimasto in panchina. E, molto probabilmente, Sucic è stato scelto proprio come interprete utile per un gioco sviluppato in verticalità. Di conseguenza, con Inzaghi ancora all’Inter, Sucic si sarebbe preoccupato soprattutto di inserimenti e corse senza palla.
Chivu, però, potrebbe preferire un maggiore controllo al centro. Sucic, diciamocelo chiaramente, non è ancora un regista o un mediano di gestione. Dunque, dovrà migliorare nella lettura difensiva e nella gestione del ritmo di gioco.
L’Inter va alla ricerca di un calciatore con caratteristiche precise in attacco: spunta un nome…
Il futuro di Davide Frattesi all'Inter resta in bilico: l'erede del centrocampista può arrivare dalla…
Cristian Chivu ha lanciati i primi passi della nuova Inter negli Stati Uniti per il…
L’Inter dovrà effettuare almeno un altro colpo in difesa: l’erede di Bisseck arriva dalla Francia…
Archiviata la deludente parentesi del Mondiale per Club, il club nerazzurro si è rituffato a…
Tra i nomi caldi per il centrocampo dell'Inter, c'è sicuramente Angelo Stiller: i suoi numeri…