Il capitano dell’Inter parla a cuore aperto: “La parola giusta è impotenza”
Lautaro è ormai nell’Olimpo dei grandi bomber argentini. Con il gol al Venezuela, il capitano dell’Inter ha staccato un certo Diego Armando Maradona diventando – con 33 gol – il quinto marcatore di tutti i tempi della Nazionale albiceleste.
Il numero 10 nerazzurro, che con l’Argentina ha già vinto due Cope America, l’ultima da capocannoniere, e soprattutto un Mondiale, può sorpassare a breve un certo Hernan Crespo (35 reti), anche se il mirino è puntato su Aguero che ha chiuso la sua carriera a quota 41.
Molto lontano, ma l’età gioca dalla sua parte, Gabriel Batistuta (55), mentre è praticamente inarrivabile l’amico e compagno Leo Messi: 114 gol l’Argentina. Proprio la gara col Venezuela è stata l’ultima in Patria de ‘La Pulce’ con la maglia della Seleccion.
Non solo per il gol, siglato peraltro da subentrante, Lautaro ha fatto e sta facendo parlare di sé anche per via delle sue dichiarazioni rilasciate a ‘France Football’ in merito alla finale Champions col PSG che ha visto la ‘sua’ Inter soccombere senza storia con uno storico 5-0.
Il classe ’97 di Bahia Bianca detto chiaramente di essere uscito con le ossa rotte dalla drammatica notte, sportivamente parlando, di Monaco di Baviera:
“Per cinque giorni non ho voluto parlare con nessuno: volevo parlare con la gente, volevo parlare con i miei compagni, però non mi usciva nulla e non riuscivo a dire niente. Ero bloccato, ero angosciato e triste“.
Per Lautaro e qualche altro suo compagno è stata la seconda sconfitta consecutiva in finale di Champions, la terza conteggiando l’Europa League persa nel 2020 in finale contro il Siviglia: “In questi tre anni siamo arrivati a giocare due finali di Champions, ma all’ultimo ci è sempre mancato qualcosa per poter raggiungere l’obiettivo”.
“Come posso riassumere la gara col PSG? La parola giusta è impotenza – ha risposto l’attaccante interista – Non siamo non siamo riusciti a fare nulla di quello che avevamo preparato”.
In casa Inter c’è un po’ di apprensione per Lautaro. Il ventottenne sarà impegnato con l’Argentina anche mercoledì, contro l’Ecuador, ciò significa che tornerà ad Appiano soltanto tra giovedì e venerdì. Ovvero a poche ore dal derby d’Italia con la Juventus, in programma per l’appunto sabato alle 18 all’Allianz Stadium di Torino. Difficilmente, però, Chivu rinuncerà al suo capitano in una partita così sentita e importante, importante in primis per se stesso.
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