INTER, DAI CINESI AI RUSSI MORATTI L’AMBASCIATORE / TORINO – Ambasciator non porta pena. In questo caso, potrebbe portar soldi. Liquidità fresca, utile alla sopravvivenza dell’Inter. Una società che esiste grazie all’immensa generosità economica di Massimo Moratti. Bisogna riconoscerlo, con tutti i suoi pregi e difetti. E’ lui, da qualche tempo, l’ambasciatore della società. Giustamente, visto che è il proprietario-presidente. Anche l’uomo immagine. Negli ultimi mesi, quelli caldi ed estivi, il numero uno di Corso Vittorio Emanuele ha stretto due collaborazioni con la Cina: una per la costruzione di uno stadio di proprietà (con la CRCC), l’altra – anche se manca ancora il ‘closing’ all’operazione (il che non è poco) – con un certo Kenneth Huang, uomo d’affari con le mani in pasto un po’ ovunque. Ma non è tutto. Secondo ‘Tuttosport’, Moratti nella giornata di ieri si sarebbe incontrato con Igor Sechin, presidente di Rosneft, società petrolifera russa. L’incontro avrebbe sancito la nascita di una partnership con la Saras, il che potrebbe giovare, a lungo termine, anche alle casse del club nerazzurro, ancora non rimpinzate di soldi cinesi. Da Mosca a Pechino, l’Inter sempre più globalizzata verso l’oriente. Per un futuro, si spera, più ricco.
Raffaele Amato
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