INTER-DNIPRO PAGELLE / SAN SIRO – In maniera piuttosto inaspettata, per come si erano messe le cose, l’Inter sconfigge il Dnipro per 2-1 e guadagna la qualificazione ai sedicesimi di Europa League. I nerazzurri subiscono lo 0-1 e Handanovic para il rigore che avrebbe compromesso definitivamente il match, poi Kuzmanovic trova il gol del pareggio. La squadra di Mancini sembra poter completare la rimonta ma, pochi minuti prima del gol di Osvaldo, deve ritrovarsi a fare i conti con l’espulsione di Ranocchia.
INTER
Handanovic 7 Sembra impresentabile in avvio, con il brutto errore sul gol di Rotan, invece in breve afferra la squadra per la collottola e le permette di tenere la testa fuori dall’acqua. La rimonta infatti passa anche dai suoi guantoni, con un altro rigore parato (il quarto su quattro in stagione ed il sesto consecutivo, numeri pazzeschi!). Miracolo anche sullo svarione di Campagnaro al 52′.
Nagatomo 5,5 Non una partita fortunatissima per il giapponese, che soffre costantemente dal punto di vista tattico (sua la responsabilità della prima ammonizione di Ranocchia) e poi anche da quello fisico, con l’infortunio alla spalla che lo costringe ad uscire prima dell’intervallo.
> dal 37′ Campagnaro 5,5 In qualche modo neutralizza le scorribande di Konoplyanka sulla destra, anche se – come quasi tutti i suoi compagni di reparto – commette un grave svarione che viene sventato dal duo Handanovic-Jesus.
Ranocchia 4,5 Pessima partita, va sempre in confusione sotto il gioco limpido degli ucraini e si fa ammonire nel tentativo di fermare una progressione di Konoplyanka. Il capitano nerazzurro non riduce l’irruenza nelle giocate, il secondo giallo sembra inevitabile e difatti arriva puntualmente in avvio di ripresa, condannando apparentemente la squadra nerazzurra.
Juan Jesus 6 Perde malamente la palla in occasione dello 0-1 ucraino, si fa perdonare salvando il gol del 2-2 sulla linea. Viene fuori alla distanza, soprattutto dopo l’espulsione di Ranocchia.
Dodò 6,5 Prestazione positiva da parte del brasiliano, che ha meriti importanti nel contropiede del 2-1. Anche dal punto di vista difensivo mostra notevoli miglioramenti, con una grande diagonale difensiva con cui neutralizza un lancio per Kalinic. Anche oggi gli avversari non gli risparmiano colpi al viso e al corpo, forse dovrebbe seguire un corso di autodifesa.
Guarin 6 Altri segnali importanti dal colombiano, che dall’avvento di Mancini sembra destinato a tornare ai livelli raggiunti durante la gestione Stramaccioni. Fisicamente è devastante e in fase offensiva si propone nei tempi giusti anche se non sempre con precisione. Per lui anche un’occasione da gol, un colpo di testa uscito sopra la traversa.
Medel 6 Nel primo tempo soffre non poco le rapide incursioni degli ucraini, poi sale in cattedra nella ripresa.
Nuciari 6 Paradossalmente la squadra gioca meglio dopo l’espulsione di Ranocchia. La difesa è da registrare e si vede, ma nel secondo tempo tiene bene e gestisce benissimo il fuorigioco neutralizzando quasi tutte le occasioni da gol degli ucraini. Il vantaggio sopraggiunto subito dopo il rosso al capitano, poi, è anche sintomo di una grande mentalità. La speranza è che questa prova possa far crescere la squadra.
DNIPRO
Boyko 6 Non può far molto sui due gol segnati dai nerazzurri.
Markevich 6,5 La sua squadra si presenta a ‘San Siro’ senza alcun tipo di timore reverenziale e mette sotto i nerazzurri per gran parte del primo tempo. Alla fine il Dnipro esce sconfitto, battuto dal carattere dei nerazzurri rimasti in dieci, ma esce comunque dallo stadio (e forse dall’Europa) a testa alta.
Arbitro Madden e assistenti Ci può stare il rigore concesso al Dnipro, anche se l’azione in questione nasce da un fuorigioco inesistente fischiato a Kuzmanovic. Corretta la decisione di espellere Ranocchia, così come quella di ammonire Guarin ed Hernanes, anche se per parte sua l’arbitro scozzese sembra colpito da una grave sindrome che gli impedisce di ammonire i giocatori del Dnipro. Il caso più lampante è forse quello di Konoplyanka che stende Obi nel finale. Giusto anche annullare il gol del 2-2 degli ucraini per il fuorigioco di Seleznyov.
Alessandro Caltabiano
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