ANALISI INTER / MILANO – La realtà è veramente triste e drammatica. Ieri contro l’Udinese anche i più acerrimi nemici di Mazzarri dovrebbero aver finalmente capito che problemi e limiti di questa Inter sono congeniti, non imputabili (solamente) alle fissazioni e inadeguatezze del toscano e quindi incorreggibili persino da un cambio di modulo o posizione di qualche giocatore, persino da Mancini accolto da molti come il Mago Merlino o, peggio ancora, l’uomo della provvidenza. Bisognerebbe avere solo poteri extraterreni per insegnare l’abc del calcio a modestissimi mestieranti quali Dodò e Nagatomo, oppure per dare personalità da ‘Meazza’ ai vari Ranocchia e Kovacic. Nomi non scelti a caso, certamente non gli unici di un gruppo di giocatori (non una squadra) che alle prime difficoltà si disintegra in mille pezzi senza avere poi la forza di ricomporsi. Il presente è nero, in classifica è dodicesima a 9 punti da zona Champions e a 7 dal terz’ultimo posto, il futuro si prospetta nerissimo. La rosa è stata strutturata male da Ausilio (coi pochi spiccioli della gestione Thohir) e non potrà essere Cerci (uno con personalità da provincia), e un mercato fatto di prestiti e prestitini, a cambiare il corso di una stagione simile a quella targata Stramaccioni.
Raffaele Amato
La frecciata del capitano nerazzurro non era indirizzata (soltanto) a Calhanoglu, ora il web impazza…
La lunga coda di una stagione finita male sta portando una vera e propria bufera…
Gloria, dolore e continua incertezza sul futuro. Il Cholo Simeone sembra pronto ad accogliere l'ex…
La sconfitta al Mondiale per Club ha segnato l'ambiente nerazzurro, ma ci sono delle buone…
Dopo la sconfitta dell’Inter contro il Fluminense nel Mondiale per Club, non poteva tacere. Ma…
Alta tensione in casa nerazzurra dopo la debacle al Mondiale per Club. E nel mirino…