INTER THOHIR / MILANO – Con l’acquisto di Geoffrey Kondogbia, il primo grande acquisto della sua gestione perché strappato alla concorrenza di club importanti mettendo sul tavolo più soldi di tutti, Erick Thohir ha lanciato un segnale chiaro, molto più chiaro e netto dell’ingaggio del ‘demanding’ Mancini (cit.Fassone), zittendo anche i più scettici (noi compresi): l’Inter, la sua Inter – che è ancora un po’ di Moratti, che ha dovuto dare anche il suo ok all’operazione visto che i milioni in palio erano largamente più di 20 – tornerà fin da subito a lottare per la qualificazione in Champions – competizione fondamentale per aumentare il fatturato e ridare-consolidare competitività alla squadra, forse l’unico ‘svincolo’ dal Fair Play Finanziario – se non per lo scudetto (servono un altro centrocampista e un attaccante forte) considerato che solo la Juve al momento e in prospettiva (Fiorentina e Napoli si ridimensioneranno, al Milan c’è poca chiarezza, la Roma è una polveriera e la Lazio è un punto di domanda causa mercato) è superiore, seppur senza un fuoriclasse come Tevez e priva del miglior Pirlo.
Raffaele Amato
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