INTER MANCINI MIRANDA / MILANO – Sono due i grandi ‘simboli’ di questa Inter in vetta alla classifica dopo le prime sedici giornate di campionato. Il primo è Mancini, che un anno fa ha accettato, dimostrando grande coraggio, una sfida assai complicata nonché molto affascinante, rivoluzionando la squadra in estate a sua immagine e somiglianza, non senza ostacoli ma col completo appoggio della società: “Conosceva e conosce l’ambiente ed è inoltre riuscito a plasmare un gruppo umile sia in campo che fuori”, ha detto Javier Zanetti ieri a Nyon per i sorteggi degli ottavi di Champions. Il secondo è Miranda, ‘scaricato’ dall’Atlético Madrid e diventato in poco tempo, con eleganza e personalità, il leader – o uno dei maggiori – non solo del reparto difensivo: “Ha trasmesso grande sicurezza a tutto il reparto – ha sottolineato ancora Zanetti -, avvalendosi probabilmente del supporto di Murillo“, ovvero della rivelazione (dopo di lui Ljajic) di questa Inter, tornata a spendere bene sul mercato e, di conseguenza, ai vertici del calcio italiano.
Raffaele Amato
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