INTER BONAZZOLI INTERVISTA/BRESCIA- Il giovane attaccante dell’Inter Federico Bonazzoli, ora giocatore del Brescia, è stato intervistato da Sky Sport. Queste le sue parole: “Mi sono trovato bene in ogni squadra, ma stare a casa, a Brescia, è una sensazione unica. Giocare per il club della propria città è una cosa che mi inorgoglisce e che mi fa sentire importante“. Dopo aver parlato del suo presente, ha voluto raccontare la sua giovane carriera dall’inizio dicendo: “A 6 anni sono passato nelle giovanili dell‘Inter, dove ho fatto dai Pulcini all’esordio in prima squadra. Devo tutto ai nerazzurri: mi hanno fatto crescere a livello umano, tanto che a nove anni sapevo già gestirmi da solo. Samaden, Celario e gli allenatori che ho avuto mi hanno aiutato molto, e ora con ognuno di loro sto mantenendo un bel rapporto. Nel mondo Inter, tutti mi hanno lasciato qualcosa di indimenticabile“. Gli hanno chiesto dei suoi esordi in prima squadra e lui ha detto: “Icardi e Kovacic sono i giocatori più forti con i quali abbia mai giocato. Ho avuto la fortuna di allenarmi con grandissimi campioni, gente molto più forte di me, ma Mateo Kovacic è quello che mi ha impressionato più di tutti. Vede cose che altri non vedono, sono rimasto molto colpito da lui, poi è una persona umile e per bene”. Gli hanno domandato, quale fosse l’avversario più duro da affrontare e lui ha spiegato: “Juan Jesus, speravo di non avercelo mai contro in partitella. E’ uno che non ti lascia mai respirare. Handanovic, invece, è sempre stata la persona alla quale ho cercato di ‘rubare’ qualcosa’; D’Ambrosio è un ragazzo molto professionale, a un livello fuori dal normale. Non ho mai visto una cosa così”. Lo hanno paragonato a Podolski e in merito dice: “E’ un personaggio, un ragazzo molto simpatico. Per arrivare ai suoi livelli devo fare di tutto, però è un campione assoluto e mi fa solo che piacere essere accostato a lui”. L’ultima domanda riguarda Pinamonti, il suo successore nella Primavera nerazzurra e lui spiega: “Purtroppo non ci siamo mai incrociati. E’ un ragazzo che stimo, perché è umile e gli auguro tutto il bene di questo mondo. Merita tutto quello che gli sta capitando”.
Luigi De-Stefani
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