Lo storico responsabile del settore giovanile dell’Inter ha deciso di intraprendere una nuova avventura non rinnovando il contratto in scadenza a giugno
Una carriera da calciatore tra Catania (21 presenze in Serie A), Sassuolo, Spezia e Carpi conclusa precocemente per un problema cardiaco. Subito dopo, nel 2017, l’inizio di quella da dirigente: al Chievo nel 2018 come responsabile del settore giovanile, poi il passaggio alla Spal nel 2021, per ricoprire il medesimo ruolo. Due anni dopo, a meno di sorprese, il salto all’Inter.
Le informazioni raccolte da Interlive.it confermano che, molto probabilmente, sarà Andrea Catellani a raccogliere la pesante eredità di Roberto Samaden.
Trentacinque anni da compiere a maggio, il club nerazzurro punta su un dirigente molto giovane per aprire un nuovo ciclo della propria ‘Cantera. Per l’emiliano un’avventura prestigiosa e affascinante, la prima in una grande del calcio italiano, ma allo stesso tempo difficilissima visto che sarà chiamato a sostituire una vera e propria colonna delle giovanili interiste. Dopo oltre trent’anni, Samaden ha deciso di andar via non rinnovando il contratto in scadenza a fine stagione. In valigia si porterà tanti successi (11 scudetti in 16 anni, anche se il valore di una Academy andrebbe dato in base ai talenti che è riuscita a sfornare) un bagaglio di conoscenze e competenze che hanno fatto di lui uno dei migliori non solo del calcio italiano.
Samaden è corteggiatissimo in B per il ruolo di Direttore sportivo, dal Parma alla stessa Spal dalla quale arriverà il suo successore. Con poca gavetta, ma sicuramente tanto entusiasmo.
Per Catellani si prospetta un lavoro senz’altro arduo, visto che i problemi della proprietà e, le annesse ristrettezze economiche, hanno coinvolto in questi anni in maniera negativa anche la progettualità e la portata degli investimenti per il settore giovanile.
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