Non è ancora chiaro che cosa farà Edin Dzeko al termine di questa stagione: la finale di Champions League potrebbe davvero essere la sua ultima partita con l’Inter
Sabato sera si giocherà l’attesa finale di Champions League fra Manchester City e Inter, e per Edin Dzeko sarà una notte particolare, per più ragioni. Il City è stato il club in cui il bosniaco ha dato il meglio di sé. Ma non solo. Questa è anche la prima finale di Champions per l’attaccante, e potenzialmente l’ultima.
Ecco il punto: Dzeko non ha paura di ammettere che la partita in programma a Istanbul potrebbe essere la sua ultima occasione di giocare per un risultato così importante. Intervistato da BT Sport, l’ex Roma ha provato a raccontare con sincerità le sue sensazioni e le sue tante emozioni: “Essere in finale di Champions League contro il mio ex club è strano. Il City, a cui sono molto legato, è una squadra molto importante per me, quindi questa partita è doppiamente importante“.
“Ci saranno tantissimi tifosi allo stadio, di entrambe le squadre, e non vedo l’ora di giocare“, ha annunciato l’attaccante. Dzeko ha anche parlato delle differenze tattiche e tecniche tra Premier League e Serie A. “La Premier è il campionato più difficile dove giocare”, ha detto il bosniaco, “e in Italia è tutto profondamente diverso: si pensa tantissimo alla tattica, e poi la gente parla tantissimo di calcio“.
“Gli allenatori italiani“, ha continuato il bosniaco, “sono molto preparati, ti preparano su ogni dettaglio, ti dicono cosa fare in ogni situazione. Per me è stata una novità, ne avevo sentito parlare, ma poi quando ci sei dentro è tutto diverso. Giocare in Italia credo sia importante per ogni giocatore, io per esempio in questi otto anni sono cresciuto tantissimo come calciatore“.
Per ora Dzeko sembra in vantaggio su Romelu Lukaku: l’impressione è che Simone Inzaghi voglia partire con il bosniaco accanto a Lautaro contro il City. Eppure in questi due ultimi giorni, Big Rom farà di tutto per far cambiare idea all’allenatore. Fra Dzeko e Lukaku c’è una forte ma sana vena di competizione. Lo abbiamo notato tutti.
Specie il bosniaco sembra aver sofferto un po’ troppo la concorrenza del belga. In alcune occasioni si è incupito dopo le sostituzioni. Ma, al di là della rivalità in campo, i due sono anche grandi amici, e si rispettano molto.
Ma in quest’ultima partita si dovrà ragionare diversamente: conta la squadra, come ha detto Lukaku in varie interviste, e non il singolo. Poi, la prossima stagione, tutto potrebbe cambiare: non ci sono sicurezze di permanenza né per l’uno né per l’altro.
Lukaku vuole rimanere, ma c’è bisogno di trovare un accordo con il Chelsea per prolungare il prestito a prezzi più contenuti. Dzeko è in scadenza, e non sembra troppo convinto dall’offerta al ribasso e da 1+1 presentatagli dall’Inter. I nerazzurri, a oggi, lo pagano 5 milioni a stagione. E credono che la cifra vada abbassata.
Il bosniaco potrebbe aver ricevuto offerte con stipendi più alti dagli Stati Uniti e dalla Turchia. Quindi vorrebbe che l’Inter rispettasse il suo valore, considerando anche i tanti goal segnati quest’anno. Per Marotta, un accordo su queste basi sembra però impossibile.
Per ora Edin Dzeko ha altre preoccupazioni. Pondererà meglio sul rinnovo o l’addio nei prossimi giorni, insieme al suo agente. In queste ore, è preso da altri pensieri. Malgrado l’età, la partita di Istanbul lo metterà di fronte alla prima finale di Champions mai giocata: “Sono felicissimo di giocare una finale di Champions League, certo è la prima volta e ci arrivo a trentasette anni, ma potrebbe essere anche l’ultima, e quindi voglio godermela al massimo“.
“Abbiamo fatto una grandissima stagione in Champions League, meno in campionato, ma abbiamo anche vinto la Supercoppa Italiana e la Coppa Italia“, ha concluso l’attaccante. “Sappiamo che il City è favorito, e sappiamo che dovremo giocare da squadra e non basterà dare il 100%, dovremo dare più del 100% se vogliamo battere una squadra tosta come quella di Guardiola. Ma siamo tosti anche noi“.
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