Dalla Real Sociedad al Bologna passando per il Sassuolo: quattro partite in cui i nerazzurri sono stati messi sotto sul piano tattico e del gioco
Real Sociedad sia all’andata che al ritorno. Poi Sassuolo e Bologna. Sono appena tre, ma emblematiche le squadre che hanno messo in grossa difficoltà l’Inter in questa prima parte di stagione, sotto l’aspetto tattico e del gioco.
I baschi più delle due italiane, anche perché la rosa a disposizione di Alguacil è superiore a quella di Thiago Motta e Dionisi. A San Sebastian e ieri sera al ‘Meazza’, Calhanoglu e compagni hanno sofferto molto l’aggressività e la grande proprietà di palleggio degli avversari.
Nel primo tempo la Real Sociedad ha quasi raggiunto l’80% del possesso palla, con l’Inter che ha faticato ad uscire palla al piede correndo molto a vuoto.
Aggredita fin dentro l’area di rigore, l’undici di Inzaghi ha sbagliato tanto in fase di costruzione, trovando qualche sbocco solo in verticale grazie agli spunti individuali di Thuram, sostituito nel secondo tempo.
I nerazzurri hanno un po’ preso campo nella ripresa, sfruttando il calo di ritmo degli spagnoli, che però negli ultimi venti minuti si sono riorganizzati e rigettato l’Inter nella propria metà campo.
Ormai è del tutto evidente che l’Inter patisca molto le squadre che pressano alto e che applicano un calcio propositivo, con scambi rapidi e combinati.
Non è un caso che l’unica sconfitta della stagione sia arrivata contro il Sassuolo, lo scorso 27 settembre. I neroverdi vinsero in rimonta 2-1 a San Siro, dominando quasi per un’intera gara. Fu la più brutta Inter della stagione, fino a ieri sera.
Match simile quello col Bologna di Motta del 7 ottobre, seppur la dinamica e il risultato furono diversi. Inter avanti subito di due con Acerbi e con un gran gol di Lautaro; poi una ingenuità dello stesso capitano interista regala il rigore che riapre i giochi.
A inizio ripresa il 2-2 di Zirkzee, il risultato finale dell’incontro che in fin dei conti stette stretto al Bologna, il quale stordì l’undici interista con un calcio simile a quello dei baschi e del Sassuolo (perlomeno nella sfida di settembre): organizzatissimo, fatto di aggressività, ritmi alti e palleggio. Anche in spazi stretti. Inzaghi non ha ancora trovato una soluzione, un piano alternativo da adottare quando di fronte ci sono squadre così.
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