Un mediano che può giocare da centrocampista centrale puro, interno e trequartista: perché Chivu lo vorrebbe in squadra
L’Inter ci ha provato davvero. Verificatasi la possibilità di trattare un nome interessante come quello di Manu Koné della Roma, la dirigenza nerazzurra ha subito presentato un’offerta. Il centrocampista francese piaceva da tempo ad Ausilio. E di certo non dispiace oggi a Chivu. Peccato che Gasperini, neo allenatore dei giallorossi, si sia già opposto con fermezza alla cessione.
Chivu ha bisogno di un centrocampista fisico e resistente, forte nei contrasti e naturalmente portato a recuperare palloni. Il francese classe 2001 è appunto uno che dà peso sulla mediana ma che può anche garantire qualità tecnica e una buona conduzione di palla. Si è dimostrato altresì discreto nel gioco in progressione. In pratica, sarebbe potuto essere l’uomo giusto al posto giusto. La pedina ideale per il nuovo allenatore dell’Inter, che da tempo sta lasciando intendere di aver bisogno di un mediano duttile, bravo nei compiti difensivi e magari adatto tanto a un centrocampo a tre che a un centrocampo a due.
In base ai dati raccolti da Sofascore, Koné rivela una heatmap molto attiva nella zona centrale del campo. Copre bene la sua metà campo, ma si muove spesso anche per incursioni in fase offensiva. La sua media voto dell’ultima stagione è di circa 7.0, con picchi fino a 7.3 nei mesi migliori.
Koné è cresciuto nel Tolosa dove ha esordito giovanissimo nel 2019. Con il club francese ha disputato una cinquantina di gare fino al 2021, tra Ligue 1 e Ligue 2. Già a gennaio 2021, però, il centrocampista aveva trovato un accordo con i tedeschi del Borussia Monchengladbach per un trasferimento a zero. E così, nell’estate 2021, Koné passò in Bundesliga con una commissione di 9 milioni di euro.
Nella prima annata in Germania si dimostrato un mediano solido ma assai falloso, accumulando 12 cartellini gialli. In 27 partite di campionato, ha segnato due goal. Nella stagione 2022-23, le presenze sono state 30. L’inizio della stagione 2023-24 di Koné è partita in ritardo, per via di un infortunio al ginocchio subito durante una partita con la Francia U21.
Koné ha dunque giocato due stagioni insieme a Marcus Thuram. E i due condividono anche esperienze con la Nazionale francese, dove il centrocampista ha esordito nel 2024.
In una conferenza stampa, il giallorosso ha dichiarato di essere molto vicino a Thuram: “Sento spesso con Marcus, abbiamo un rapporto speciale fin da bambini“. Il 30 agosto 2024, Koné si è trasferito alla Roma per una cifra stimata di 18 milioni di euro, firmando un contratto quinquennale. In poco tempo ha guadagnato la titolarità e poi è diventato un insostituibile, giocando ottime gare soprattutto in Europa League.
Dunque, l’Inter ha sul serio reagito allo stallo nella trattativa per Ademola Lookman provando a investire su un centrocampista gradito a Chivu. Koné è di certo apprezzato per la sua intensità e per la sua capacità di rottura. Può garantire inserimenti e resistenza. Ma è anche un giocatore che può dare equilibrio e dinamismo alla mediana.
Il ragazzo dimostra spiccata versatilità tattica. L’Inter avrebbe potuto anche usarlo come mezzala, senza modificare dunque l’impianto del 3-5-2. Con un passaggio alla mediana a due, il francese avrebbe potuto invece essere un’alternativa ad Hakan Calhanoglu, la cui età e il cui rendimento riempiono di dubbi l’Inter. Per non parlare poi della sua voglia…
Dal punto di vista economico, a ventiquattro anni, Koné rappresentava un investimento interessante. Un profilo rivendibile e sostenibile, a differenza di profili più maturi come per esempio Lookman. Ecco perché Oaktree avrebbe potuto avallare l’affare. L’Inter sperava di poter approfittare della particolare contingenza, con la Roma che ha bisogno di liquidità per finanziare altri colpi (come Sancho e Bailey). La speranza di Marotta era che i giallorossi potessero cedere Koné per circa 40 milioni di euro o poco più. Ma dalla Capitale hanno già risposto che il centrocampista non si tocca.
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