Top e flop di Inter-Slavia Praga, gara di Champions League, valida per la seconda giornata del torneo. I voti e la cronaca della partita
Dopo la vittoria in casa dell’Ajax, Chivu affronta a Milano lo Slavia Praga e sceglie un turn-over parziale. L’allenatore romeno rimette Sommer in porta e riporta Acerbi al centro della difesa. Poi lancia dal 1′ Bisseck fra i tre dietro e Zielinski a centrocampo. In attacco partono Lautaro e Thuram. In mediana c’è anche Sucic.
L’esperto Trpisovsky risponde con una sola punta: il giovane Kusej. Lo Slavia parte con una difesa a quattro e un fitto centrocampo. Sulla mediana occhio a Dorley, Sadilek, ex PSV Eindhoven, e Zafeiris, talento norvegese di origini greche classe 2003, i giocatori che sanno comandare il gioco della squadra ceca. In porta c’è l’affidabile Stanek, ex Viktoria Plzen.
I nerazzurri partono con il piglio giusto e schiacciano gli ospiti nella loro metà campo, ma il primo tiro arriva solo al 14’ con Thuram. Il francese calcia da fuori area e portiere dello Slavia si distende bene per deviare. La palla gira molto ma l’Inter non trova l’affondo giusto. Alla mezzora i nerazzurri passano in vantaggio grazie a un disimpegno sbagliato di Stanek: Lautaro aggancia la palla mal gestita dal portiere e la mette dentro. Passano 4′ e l’Inter raddoppia: Acerbi conduce bene il pallone fino a Thuram, che serve al centro Dumfries per il tap-in.
Al 58′, Susic va vicino al 3-0: Lautaro serve il croato che salta il portiere ma si fa bloccare sulla linea da un difensore. Il Toro segna il raddoppio personale su cross di Bastoni al 64′. Al 64′, Sucic cross in mezzo e Pio Esposito va vicino al 4-0.
TOP
LAUTARO – 8 – Con il goal di rapina ai cechi Lautaro diventa il primo giocatore nella storia dell’Inter ad andare a segno in sette diverse edizioni di Champions League. Lotta con la solita grinta in tutte le zone del campo e con sostanza.
CALAHANOGLU – 7 – Bello vederlo in campo quando è così in palla. Sbaglia pochissimo in chiusura. In attacco è più impreciso ma sempre ispirato.
THURAM – 7 – Aggressivo, tonico e qualitativamente superiore agli avversari. Il tacco che lancia Bastoni prima del 3-0 di Lautaro è bello e intelligente. Esce per un problema fisico ma sorride dalla panchina, rincuorando i tifosi.
ACEBI – 7 – Attenzione, perché il ragazzo è spaventosamente vicino ai quarant’anni ma gioca con la freschezza fisica e mentale di un ventenne. La panchina, evidentemente, gli giova. Inventa pure belle giocate in verticali e si lancia spesso in progressioni. Nel finale cede un po’, ma va perdonato.
BASTONI – 7,5 – Stasera gioca con l’eleganza di Facchetti. Non lo prendono mai.
FLOP
ZIELINSKI – 5 – Spento e molle. Il polacco in mezzo al campo senza sapere cosa fare. Gioca con un atteggiamento troppo soft, in tutti i sensi.
BONNY – 5,5 – L’altro insufficiente della gara è l’ex Parma. Parte in quarta e scala troppo presto in seconda. Gioca con troppa distrazione e con eccesso di presunzione.
Inter-Slavia Praga
3-0
30′, Lautaro; 34′, Dumfries; 64′, Lautaro
INTER (3-5-2): Sommer 6; Bisseck 6 (66′, Akanji 6,5), Acerbi 7, Bastoni 7,5; Dumfries 7 (74′, Darmian 6), Zielinski 5 (66′, Barella 6), Calhanoglu 7, Sucic 6,5, Dimarco 6,5; Lautaro 8 (66′, Esposito 6), Thuram 7 (66′, Bonny 5,5). All. Chivu 7
SLAVIA PRAGA (4-5-1): Stanek 4; Vlcek 6, Chaloupek 5, Zima 5,5, Hashioka 5,5 (84′, Chytil sv); Doudera 5 (48′, Mbodji 6), Dorley 5,5, Zafeiris 6, Sadilek 5,5 (45′, Schran 5), Provod 6 (70′, Cham); Kusej 5,5 (45′, Chory 5). All. Trpisovsky 5,5
Arbitro: Chris Kavanag
Ammoniti: 48′, Bisseck; 56′, Schranz; 60′, Lautaro
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