Inter: Cassano chiede scusa o no? Intanto, la società lo punisce

Antonio Cassano (Getty Images)

INTER, ANTONIO CASSANO MULTA SCUSE / MILANO – Pendiamo tutti dalle sue labbra. L’artista Cassano, come lo ha definito ieri Moratti (rileggi qui), è ritornato ad allenarsi ieri mattina alla Pinetina. Ha svolto un lavoro diverso dai suoi compagni, diverso soprattutto dai reduci della vittoriosa trasferta di Catania. Secondo ‘La Gazzetta dello Sport’, molto vicino, a quanto pare, alle vicende di ‘Fantantonio’, il barese nello spogliatoio, di prima mattina, avrebbe mestamente chiesto scusa a tutta la squadra per il maldestro comportamento di venerdì scorso. “Voglio scusarmi per quel che è successo”, questa l’excusatio dell’attaccante. Che non avrebbe, comunque, sortito, almeno per ora, l’effetto sperato. L’accesa lite avuta con Stramaccioni, imbufalitosi dopo aver ascoltato con le proprie orecchie lo sghignazzamento del ‘genio’ di Bari vecchia con allegata la frase a mo’ di sfottò: “Ecco, Mourinho ha fischiato la fine”, diretta al suo allenatore al termine dell’allenamento, pare non sia stata digerita da tutto l’ambiente interista.

Diversa la versione fornita da ‘Tuttosport’: per il quotidiano torinese, Cassano non si è scusato né con i suoi compagni, né con il tecnico, ora freddo e distaccato nei suoi confronti. Oltre a non aver fatto marcia indietro, l’artista scalmanato avrebbe evitato, accuratamente e saggiamente, di scherzare e sorridere, come suo solito, con i compagni. Cassano dovrà adesso riconquistare l’affetto e la stima dell’Inter, ora più concentrata, ovviamente, sugli obiettivi stagionali che sulle sue peripezie fuori luogo e fuori tempo. Dovrebbe rientrare frai convocati per Londra, dove giovedì sera la squadra nerazzurra affronterà il Tottenham, nella gara d’andata degli ottavi di Europa League. La società, al di là delle carezze del presidente (rileggi qui), ha deciso di punirlo con una multa (non salata) di 40 mila euro. Caso chiuso, si spera.

 

Raffaele Amato

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