Calciomercato, acquisti e cessioni: così cambia l’Inter a gennaio

La formazione dell'Inter - Getty Images
La formazione dell’Inter – Getty Images

CALCIOMERCATO INTER ACQUISTI CESSIONI GENNAIO / MILANO – Il vertice tenutosi ieri a Milano tra il nuovo presidente Erick Thohir, i direttori Branca e Ausilio ed il tecnico Walter Mazzarri è servito a dettare le linee guida nel mercato di gennaio. Tra acquisti e cessioni, ecco cosa dovrebbe cambiare nell’Inter reparto per reparto.

DIFESA – L’Inter ha già sette centrali difensivi (compreso Chivu che potrebbe decidere di smettere definitivamente) e quindi non arriverà nessuno se prima non verrà ceduto qualcuno. Perde quota lo scambio tra Andreolli e Cannavaro, mentre Ranocchia dovrebbe restare fino a giugno, allorché potrebbe partire se non dovesse rinnovare il contratto. Sugli esterni, invece, sono previste le novità più importanti: Pereira può finire al Cska Mosca per una cifra vicina agli 8 milioni di euro da reinvistire su uno tra Kolarov, Ansaldi, Bernat e Gabriel Silva. Se poi Zanetti dovesse dare garanzie, anche Wallace – bocciato da Mazzarri – potrebbe fare le valigie per far posto ad un altro giovane.

CENTROCAMPO – Ripresosi dal lungo infortunio, Mariga è comunque destinato a non giocare con l’Inter: per lui si attendono offerte dall’Inghilterra. In Premier League, o in Bundesliga, potrebbe finire anche Kuzmanovic, a meno che non vada in porto lo scambio con Marquinho della Roma. Possibile cessione in prestito invece per il giovane Olsen. In entrata il sogno di Erick Thohir è quello di prendere Nainggolan, ma se le pretese economiche del Cagliari non verranno ridimensionate, si potrebbe tornare su Kucka.

ATTACCO – Ma le priorità dell’Inter a gennaio riguardano l’attacco. Belfodil potrebbe andare a giocare in prestito al Sassuolo o al Genoa, ma solo se Milito e Icardi si riprenderanno completamente oppure se dovessero arrivare due attaccanti e non uno solo. L’idea è di prendere un top player come Lavezzi, Dzeko o Osvaldo con la formula del prestito con diritto di riscatto che poco piace ai club che ne detengono i cartellini. L’opzione low cost per il breve periodo porta sempre il nome di Pinilla.

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