Milanese: “Inter, ecco come vincere l’Europa League. Con Mancini molto meglio”

Roberto Mancini
Roberto Mancini

INTER MILANESE / MILANO – Intervenuto ai microfoni di ‘calciomercato.com’, Mauro Milanese ha commentato la situazione generale dell’Inter, reduce dal pareggio per 3-3 in casa del Celtic. Ecco le parole dell’ex calciatore, difensore nerazzurro durante la stagione 1998-99: “Con Mancini la squadra non era partita benissimo, ma ora sta migliorando. Il mercato di riparazione ha portato dei calciatori utili al progetto, giocatori che danno freschezza e qualità alla squadra. La mano del tecnico si è vista da subito, l’Inter ora ha carattere e sta cambiando metodo di gioco; serve ancora un po’ di tempo perché i giocatori dovranno conoscersi meglio e capire fino in fondo i dettami di Mancini. Roberto sta cercando di trovare equilibrio ed è questa la cosa complicata”.

“L’Inter comunque può arrivare in alto, ha una rosa competitiva. C’è ancora confusione, però, suò vincere contro la prima della classe oppure perdere contro l’ultima in classifica. Può arrivare ovunque, ma non deve mai perdere la voglia di vincere nell’arco dei 90′. I giocatori calano troppo di concentrazione, se riuscissero a migliorare sotto questo aspetto se la giocherebbero contro chiunque. Sul mercato non mi aspettavo molto di più, il momento di crisi lo conosciamo tutti e non mi aspettavo colpi sensazionali a gennaio. Anzi, è andata meglio di quanto mi aspettassi, i nerazzurri sono la squadra che ha operato meglio”.

Si è rivista la Pazza Inter? Sì, ma può vincere l’Europa League. Se si mette in testa che può vincerla, non vedo perché non dovrebbe farcela: ha tutte le carte in regola per riuscirci, servirà anche fortuna ma bisogna soprattutto crederci. Per il terzo posto invece la vedo difficile, ormai ha perso troppi punti per strada, ma vincere l’Europa League e scalare la classifica in Serie A sarebbe già un grande risultato. Dall’anno prossimo però, per come la vedo io, i nerazzurri potrebbero tornare in lizza per lo Scudetto. Questo campionato ormai è andato, ma questi ultimi mesi serviranno a Mancini per pianificare la nuova stagione. Se poi dovesse arrivare Yaya Touré… io seguo il Manchester City e senza di lui la differenza si nota, è un giocatore strepitoso. Non ha più la gamba di qualche anno fa, ma fa sempre la differenza. Non ci sono tanti centrocampisti forti, se l’Inter dovesse metterlo sotto contratto sarebbe davvero un gran colpo di mercato”.

Milanese parla poi dell’avvicendamento tra Moratti e Thohir: “Dall’esterno è difficile giudicare, io vivo a Londra e vedo tutto dall’estero. Mi sembra una persona in gamba, che sta cercando di riportare in alto l’Inter. Inizialmente era partito con l’idea di investire molto sui giovani, poi però è tornato sui suoi passi. Ha capito che in Italia servono anche i giocatori già pronti se si vuole essere competitivi. Penso però che Moratti sia ancora influente. Thohir ha bisogno di una persona fidata, che conosca l’ambiente, e per di più Moratti vanta un grosso credito nei tifosi che si fidano di lui. Le decisioni le prende chi ha le quote di maggioranza, ma Moratti ha ancora il suo peso specifico”.

A.C.

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