Inter, Hernanes: “Squadra ha potenzialità. Champions? Se avessimo avuto…”

Hernanes in azione
Hernanes in azione

INTER ASK HERNANES / APPIANO GENTILE – Al canale tematico nerazzurro Hernanes, che oggi compie 30 anni, ha risposto alle domande dei tifosi dell’Inter pervenute via Twitter.

Qual è il giocatore che stimi di più?
“Adesso Messi, anni fa Zidane”.

Cosa pensi della nuova maglia?
“E’ molto bella, più tradizionale rispetto a quella di quest’anno”.

Qual è la più grande soddisfazione da quando sei all’Inter?
“Il momento che sto attraversando ora. Mai stato così in forma in tutta la mia carriera”.

A cosa è dovuto questo straordinario periodo di forma?
“Ho superato i problemi fisici, quindi ho potuto allenarmi al meglio e raggiungere una eccellente condizione fisica. Ma sul mio rendimento hanno influito anche il fattore psicologico e la posizione in campo”.

I gol più belli con la maglia dell’Inter?
“Contro Roma e Lazio”.

A che età hai iniziato a giocare a calcio?
“Da piccolissimo, ma dagli 8 ai 14 anni ho giocato in una squadra di calcetto”.

L’emozione più bella vissuta all’Inter?
“Quando di testa, e allo scadere, ho segnato il 2-2 contro il Napoli”.

Con quali compagni vai più d’accordo?
“Con Juan Jesus, che è brasiliano come me”.

L’anno prossimo potremmo lottare per un posto in Champions?
“Già quest’anno, se avessimo avuto maggiore continuità, avremmo potuto lottare per il terzo posto. Io credo che nella prossima stagione le avremo le possibilità di tornare in Champions. Le potenzialità e l’allenatore ci sono. Ora pensiamo a finire bene il campionato”.

Il giocatore a cui ti sei ispirato?
“Un brasiliano, Felipe. Era mancini e giocava nel Vasco…”.

Non rischi di farti male con la ‘capriola’?
“No, le faccio da nove anni. Nessun rischio, anzi spero che l’anno prossimo ce ne siano tante…”.

Da bambino per quale squadra tifavi?
“Tifavo San Paolo, soprattuto perché ci giocava Denilson, e la squadra del mio paese”.

Potresti giocare nel ruolo di regista, alla Pirlo?
“Il mio punto di forza è il tiro, non la lettura di gioco che ha Pirlo. Io preferisco giocare più vicino alla porta”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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