Mancini: “Roma forte, ma siamo lì. Ausilio esperto, le sue parole hanno…”

Roberto Mancini ©Getty Images
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INTER-PALERMO MANCINI CONFERENZA / APPIANO GENTILE – Pochi minuti fa, Roberto Mancini ha parlato nella consueta conferenza stampa alla vigilia di Inter-Palermo. Queste le parole del tecnico nerazzurro, riportate in diretta da Interlive.it.

Segnali positivi in questi giorni? Dispiace non essere arrivati in finale, ma spero che la squadra abbia capito il proprio valore. Siamo capaci di fare delle cose buone e dobbiamo dimostrarlo. La vittoria della Roma? Sta facendo benissimo ed è al terzo posto, ma se vinciamo domani torniamo a -5 e tra due settimane c’è lo scontro diretto: è ancora tutto aperto, anche perché loro hanno ancora diversi scontri diretti. Noi nei primi cinque mesi pensavamo di aver raggiunto il nostro livello migliore, ma poi le cose sono andate male e queste cose nella crescita di una squadra nuova possono capitare. Non dobbiamo sentirci rammaricati, siamo ancora in ballo e dobbiamo fare il massimo per raggiungere il nostro obiettivo. Dobbiamo crederci, non essere rammaricati. Poi nel calcio si può vincere o perdere, lo sport è fatto così”.

Perisic? Lui ha sempre giocato nel suo ruolo, a parte a volte in cui ha fatto la mezzapunta. Io penso che lui e Kondogbia, come Brozovic l’anno scorso, ad un certo punto abbiano accusato la difficoltà del campionato italiano. Le qualità però ci sono, e sono convinto che tutti e tre diventeranno fortissimi. Kondogbia adesso sta benissimo, domani può giocare. Il mio rinnovo? Ho ancora un anno di contratto, non c’è problema per questo (ride, ndr). La squadra mi ha sempre seguito, i nostri ragazzi sono a posto e non è vero che si rifiutavano di seguirmi. Queste son le classiche cose italiane, quando perdi sei solo e quando vinci è al contrario. La realtà è che la squadra non ha niente di negativo, dobbiamo solo confermare la bella prestazione di mercoledì e tornare a vincere. Forse, essendo giovani, i ragazzi si sono fatti intristire da qualche risultato negativo; la partita di mercoledì però potrebbe darci la consapevolezza giusta per recuperare”.

Icardi? Gli abbiamo dato la fascia di capitano perché crediamo nelle sue capacità e perché punteremo su di lui nel futuro. Deve crescere ancora tanto, essere capitano dell’Inter vuol dire avere grande personalità e grande rispetto da parte dei giocatori, e a Mauro forse serve ancora un po’ di tempo. Se la squadra aveva bisogno delle parole di Ausilio? Forse sì, Piero è un dirigente esperto ed è un grande amico dei giocatori. Loro sanno chi è e lo rispettano, quindi forse sentirlo parlare così li ha spronati dal punto di vista mentale, ha fatto la cosa giusta. La vera Inter tra domenica e mercoledì? Ripeto, la partita di domenica è stata equilibrata, non abbiamo costruito molto ma per la Juventus non è stato facile batterci. Nel primo tempo abbiamo avuto un’occasione nitida e non l’abbiamo sfruttata, mentre loro hanno fatto gol su un nostro errore clamoroso. Poi certamente non è stata una partita come quella di mercoledì, ma non è stata neanche una sconfitta così netta”.

Esame di coscienza? Nessun esame di coscienza, nessuno di noi va in campo per perdere. Anche quando perdi continui ad allenarti, a lavorare. Non è che siamo ultimi in classifica, se vinciamo domani abbiamo ancora il nostro obiettivo alla portata. I social network? Io non sono nessuno per impedire ai miei giocatori di usare i social network, a me non mi interessa quello che fanno, devono solo fare i professionisti, allenarsi al massimo, divertirsi nel gioco e fare una vita regolare. La continuità? Noi forse mentalmente siamo preparati a fare quello che dobbiamo fare, ma nel percorso di crescita di una squadra giovane ci stanno anche dei momenti in cui non riesci ad esprimerti come vorresti. E forse è per questo che in alcune fasi del campionato abbiamo fatto fatica a mostrarci aggressivi o a fare gol. Poi, in campo ci sono anche gli avversari e a volte riescono a fare meglio di te”.

Alessandro Caltabiano

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