Chievo-Inter, De Boer: “Siamo forti, la squadra deve credere in me. Domani…”

De Boer (Getty Images)
De Boer (Getty Images)

CHIEVO-INTER CONFERENZA DE BOER / APPIANO GENTILE – De Boer pronto al debutto in Serie A. Il nuovo tecnico dell’Inter ha parlato pochi minuti fa nella sala stampa del centro sportivo di Appiano Gentile per la conferenza alla vigilia della sfida col Chievo, la prima della stagione 2016/17. Diretta testuale su Interlive.it.

Sono molto entusiasta di cominciare, affrontiamo una partita in cui c’è qualcosa di importante da guadagnare, ho avuto ottimi riscontri dai giocatori. Sono fiducioso e ho molta voglia di cominciare. Preparazione? Non sono preoccupato, ho avuto poco tempo per curare l’aspetto fisico e l’aspetto tattico ma domani chiaramente vedremo il risultato, mi sembra che la squadra abbia voglia di migliorare dal punto di vista fisico e apprendere i miei dettami tecnici. La cosa importante è che credano in quello che voglio fare, tutti”.

“La squadra deve giocare col cuore, abbiamo giocatori importanti e se giochiamo da squadra e creiamo un grande gruppo possiamo ottenere grandi risultati. Non guardo i giocatori dal punto di vista individuale, punto soprattutto al collettivo, vorrei che la mia squadra sapesse dominare le partite perché quando hai il controllo del gioco puoi intimorire gli avversari e ottenere il loro rispetto. Scudetto o secondo posto? Sono qui per vincere tutte le partite, poi vedremo cosa succederà durante la stagione. Io punto sempre al massimo, ma bisogna essere realisti, ci vogliono anche continuità e fortuna, magari un basso numero di infortuni. Quello che posso dire è che sono qui per vincere, non so se succederà, ma è per questo che sono qui“.

“Per dominare le partite bisogna essere pronti dal punto di vista fisico, non conta soltanto avere la palla. È una filosofia che questa squadra può seguire. Anche essere compatti, o costringere l’avversario a giocare nella zona di campo in cui noi vogliamo che giochi, vuol dire dominare le partite. La scuola olandese? È stata importante nella storia di questo sport, ma io non guardo solo quella del mio Paese, conosco anche quella inglese o tedesca, sono aperto alle innovazioni tecnologiche, voglio prendere tutto questo e giocare un calcio divertente anche per il pubblico. Però bisogna essere realistici e senza dubbio nel calcio conta soprattutto il risultato”.

Ranocchia? Io credo sia un giocatore di livello, ho fiducia in lui, due anni fa era considerato un giocatore di talento e deve avere fiducia in sé stesso. Farò veramente il massimo per farlo tornare al suo livello. Mercato? Se guardiamo all’importanza della stagione e al numero delle partite che dovremo affrontare, è possibile che ci sia bisogno di aggiustamenti in diversi ruoli, forse anche a centrocampo, magari con giocatori dalle caratteristiche diverse rispetto a quelli che abbiamo già. Joao Mario e Sissoko sono giocatori molto interessanti e potrebbero completarci, vedremo quel che succederà. Se ho sentito gli olandesi ex Inter? Non ho avuto occasione di parlare con Mourinho che conosco dai tempi di Barcellona, ma ho parlato con Aaron Winter (ex calciatore nerazzurro durante gli anni Novanta, ndr) e Clarence Seedorf. Però non mi baso sugli altri, questa è la mia esperienza e non devo perdere la mia identità: sono qui perché l’Inter mi ha voluto e io devo portare questa squadra a dei successi contando su me stesso e sulla mia esperienza. Nella mia professione ci sono scelte facili e scelte non facili, ma ho fiducia, parlo con tutti i giocatori e voglio solo che in campo mostrino professionalità e voglia di far bene”.

Candreva? Non credo che possa fare tutti i novanta minuti, ci vuole molta attenzione. Penso che giocherà al massimo un’ora, ma la situazione con tutti è molto delicata e voglio parlare con i giocatori per essere sicuro di averli a disposizione. Anche Medel per esempio finora non ha giocato tutte le partite. Joao Mario e Brozovic? Bisogna aspettare, sono entrambi grandi giocatori e vorrei averli tutti e due, vedremo cosa succederà nei prossimi giorni. Io devo pensare alla partita contro il Chievo, il resto non mi compete, non è il mio ruolo”.

Alessandro Caltabiano

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