Ranocchia rassicura: “Inter in crisi? E’ la squadra più forte. Si riprenderanno”

Ranocchia esce allo scoperto e senza fare troppi giri di parole dice la sua sull’Inter e su quella che è stata la scelta del suo ritiro

Come ormai ben noto a tutti, dopo aver disputato ben dodici lunghe stagioni al fianco della sua ‘Beneamata’, Andrea Ranocchia, durante la scorsa estate, ha inevitabilmente dovuto salutare l’Inter per via di una serie di circostanze.

Ranocchia rassicura: "Inter in crisi? E' la squadra più forte. Si riprenderanno"
Andrea Ranocchia ©LaPresse

Così facendo insomma, l’ormai ex centrale nerazzurro, è quindi approdato alla corte di Silvio Berlusconi e dopo aver disputato due sole partite – di cui una in Coppa Italia tra l’altro – ha da lì accusato la frattura di tibia e perone della gamba destra. Non a caso poi, durante gli scorsi giorni – anche a seguito di quanto accaduto – Andrea Ranocchia ha praticamente deciso di annunciare il suo addio al calcio. Proprio per questo, anche in virtù di quello che è successo, il difensore natio di Assisi, ha praticamente deciso di uscire allo scoperto e dire la sua non soltanto su quanto accaduto ma anche sul momento di forma che sta vivendo l’Inter.

Ranocchia si espone: “L’Inter una grande squadra. Restano loro i favoriti per lo scudetto. Ritiro? Vi dico tutto”

Ranocchia si espone: "L'Inter una grande squadra. Restano loro i favoriti per lo scudetto. Ritiro? Vi dico tutto"
Andrea Ranocchia ©LaPresse

Una volta intervenuto ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’, Andrea Ranocchia ha praticamente deciso di fare il punto della situazione sul momento dell’Inter e non solo: “Ci stanno periodi così, soprattutto a inizio stagione con una rosa piena di nazionali che hanno giocato anche d’estate. Sono sicuro che si riprenderanno. Hanno la rosa più forte e uno spogliatoio sano. Restano loro i miei favoriti per lo scudetto”. Da lì poi, l’ormai ex centrale del Monza ha avuto anche tempo e modo di soffermarsi sui motivi che l’hanno portato ad optare per il ritiro: “Non c’è stato un singolo episodio scatenante. Da aprile, complici anche una serie di questioni private, ho iniziato a sentire meno entusiasmo per il calcio. Ho sperato fosse solo un momento, ma anche l’infortunio c’ha messo del suo. Tanto che non escludo che un crack così serio fosse collegato al fatto che la testa non girava più nel modo giusto”.

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