“È a Milano”: in lizza per la panchina dell’Inter, Inzaghi trema

Paparazzato in un ristorante a Milano uno dei possibili volti nuovi dell’Inter in caso di esonero di Inzaghi, con il Barcellona si decide tutto

Ore calde, caldissime per la panchina dell’Inter. Dopo la sconfitta rimediata contro la Roma in una mare di polemiche e pareri discordanti, il club nerazzurro è atteso a ‘San Siro’ questa sera per giocarsi la terza ed ultima partita del girone di andata della prima fase della Champions League contro un Barcellona intenzionato a strappare il miglior risultato possibile, con una cordata di pericolose individualità al seguito. Uno scenario da “tutto per tutto” per Simone Inzaghi, quantomai in bilico in questa sua avventura nerazzurra.

Simone Inzaghi ©LaPresse

Intanto, tra un boccone e l’altro in un ristorante di Milano, è stato avvisato Paulo Sousa, proprio uno dei profili che negli scorsi giorni erano stati indicati per prendere il posto di Inzaghi in caso di immediato esonero, assieme a quelli di Stankovic e Chivu. Il tecnico portoghese sarebbe infatti stato proposto direttamente dalla sua entourage, ma l’Inter avrebbe storto un po’ il naso e lo avrebbe accantonato.

Paulo Sousa avvistato in un ristorante a Milano (credits SportMediaset)

Chissà che la sua presenza nel capoluogo lombardo non sia dunque una mera coincidenza per altri affari di mercato, o che non sia lì per prendere parte allo spettacolo di questa sera come semplice spettatore. Fra l’altro alcune indiscrezioni riportano Sousa come un potenziale candidato anche per la panchina del Verona, vista la discutibile permanenza di Cioffi.

Paulo Sousa tra Inter e Verona, la preferenza è netta

Paulo Sousa ©LaPresse

Tra le due opportunità, Paulo Sousa non disdegnerebbe di certo tornare in una delle realtà dove ha avuto l’onore di giocare, anche se per poco, a cavallo tra la fine degli anni novanta e gli inizi del duemila. Il tecnico portoghese, anche ex Juve tra le tante, ha allenato diverse compagini negli ultimi anni senza mai lasciare il segno. Da rimarcare l’esperienza biennale alla Fiorentina qualche stagione fa, seguita da quelle al Bordeaux e Flamengo.

 

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