L’Inter proverà da qui in poi a ‘blindare’ Bastoni ma per lui resta vivo il pericolo Premier. Possibile offerta da 50 milioni in arrivo
Accasatosi all’Inter nell’ormai lontana estate del 2019, quando il tecnico era ancora Antonio Conte, Alessandro Bastoni è da lì diventato uno dei veri e propri ‘pilastri di questa squadra.
Non a caso, in tutti questi ultimi anni, la ‘Beneamata’ grazie al rendimento offerto in primis da Milan Skriniar e dallo stesso difensore natio di Casalmaggiore, è stata in grado di mettere praticamente su un ‘fortino’, blindando così la porta nerazzurra. A distanza di anni però – così come per quanto riguarda il difensore slovacco – è giunto il momento di iniziare a parlare del futuro di Alessandro Bastoni, il quale ha il contratto che andrà in scadenza nel prossimo 2024. Con lo stesso agente Tullio Tinti – lo stesso di Inzaghi per intenderci – i rapporti sono ottimi e ben presto potrebbero essere avviati i primi colloqui per l’appunto. Da qui, la ‘pretesa’ dell’ex Atalanta, potrebbe essere quella di un ingaggio stile Barella (intorno ai 4,5/5 milioni netti a stagione). Allo stesso tempo però, resta comunque vivo il pericolo Premier, rappresentato da Manchester United e Tottenham, fino ad arrivare al City. Tutti club che durante la prossima estate potrebbero anche decidere di farsi avanti con offerte sui 50 milioni (proprio come già successo in passato con gli ‘Spurs’). Vedremo quindi se alla fine prevarrà la volontà di restare da parte del giocatore oppure altro, in quanto lui ha sempre ‘manifestato’ una certa voglia di voler rimanere.
Bastoni: “Gasperini e Conte fondamentali per me. Chiaro che capitano anche i momenti no”
In una lunga intervista rilasciata direttamente a ‘La Gazzetta dello Sport’, Alessandro Bastoni ha praticamente deciso di ‘aprirsi’ e di tornare a parlare del suo passato, raccontando le passate esperienze trascorse sia con Gasperini che Conte. Queste le sue prime dichiarazioni: “Se oggi sono questo, lo devo sicuramente a quell’inizio trascorso in oratorio. E’ stato lì che ho incominciato a tirare i primi calci al pallone. Durante il corso della mia carriera però, qualsiasi allenatore mi ha lasciato qualcosa di importante. Gasperini per esempio è stato fondamentale per me. All’epoca giocavo nell’Atalanta che puntava già all’Europa e io avevo solo 16 anni. Sono cose che ti rimangono impresse queste”. Dopo tutta questa serie di premesse insomma, lo stesso Bastoni ha poi potuto soffermarsi anche sull’ex tecnico dell’Inter Antonio Conte: “Con lui è arrivata la consacrazione, coincisa con l’arrivo qui a Milano. È come se avessi fatto un salto di qualità. E’ un trascinatore, un vero e proprio motivatore, che fa delle richieste precise ai suoi giocatori. cercando di trasferire una mentalità vincente. Chiaro che capitano anche i momenti no, ma l’importante è sapersi rialzare. Gli devo tanto”.