Casse vuote, l’Inter ‘sacrifica’ il proprio patrimonio: 30 milioni

I nerazzurri provano a fare mercato così. Nuovo tesoretto in arrivo con oltre sei interisti che possono dire addio a fine stagione. Tutte le novità del caso

In casa Inter è tempo di guardare avanti, o perlomeno si prova a farlo pianificando il proprio futuro. Tralasciando per un attimo il tema campo infatti, i nerazzurri sono, ormai da tempo a dire il vero, alle prese con una situazione economica alquanto precaria.

Marotta e Antonello a colloquio – interlive.it

Il tutto lo si deve agli investimenti compiuti nell’era Conte, dove lo stesso Steven Zhang decise di fare un passo più lungo della propria gamba domandando ad Oaktree un prestito da circa 275 milioni di euro (debito che deve saldare tutt’ora). Insomma, l’Inter sta facendo di tutto pur di rientrare in attivo ed è proprio per questo che, da un po’ di anni a questa parte, si trova costretta a mettere all’asta i propri big (l’intenzione è, lo ricordiamo, quella di far registrare un attivo da 60 milioni entro il prossimo 30 giugno, giorno di chiusura del bilancio). Lo si era potuto percepire già qualche stagione fa con le cessioni di Lukaku e Hakimi e lo si è ben notato in questo momento.

Pur di non arrivare a cedere i propri top player infatti, quali Lautaro e Barella per intenderci, i nerazzurri si sono posti in mente l’obiettivo di arrivare a far cassa con le partenze di Dumfries, Correa e Brozovic: calciatori che non sarà certamente facile vendere ad un buon prezzo. Sono proprio i primi due dell’elenco, non a caso, che nell’ultimo periodo hanno fatto registrare un crollo nella propria valutazione. Basti pensare che negli scorsi mesi il laterale olandese avesse raggiunto un valore attorno ai 40 milioni di euro, mentre negli ultimi tempi il costo del suo cartellino è sceso sui 25-30 milioni.

Nel frattempo, però, dalle parti di ‘Viale della Liberazione’ starebbe prendendo corpo un’altra idea: ossia quella di arrivare a fare cash in un’altra maniera. Il piano a cui Marotta e Ausilio starebbero pensando, infatti, non è altro che quello di monetizzare grazie alle cessioni dei propri giovani. Attenzione, non ci sono solamente i nomi di Esposito e Salcedo in ballo – gente che da qualche anno a questa parte sta provando a ‘farsi le ossa’ in categorie minori – ma anche quelli di Fabbian, Mulattieri e tanti altri che, quest’anno più che mai, hanno incominciato ad esprimersi ad ottimi livelli.

Calciomercato Inter, i nerazzurri fanno cassa coi loro giovani: tesoretto da 30 milioni grazie a Mulattieri ed altri

Nell’estate che verrà, l’Inter è chiamata ad attuare una vera e propria rivoluzione: rivoluzione che, per l’appunto, può incominciare dalla svendita dei prodotti del proprio vivaio.

Samuele Mulattieri – interlive.it

I nerazzurri potrebbero, infatti, arrivare a racimolare un bel gruzzoletto di soldi grazie alle cessioni a titolo definitivo di gente che ha già indossato la maglia della Primavera dell’Inter in questi ultimi anni. Si fa, quindi, riferimento ai nomi di Esposito e Agoume, passando per Salcedo, Mulattieri, Fabbian – qualora non dovesse indossare le vesti del vice Barella nel prossimo anno – Brazao, Oristanio e Valentin Carboni. E’ proprio per quest’ultimo, non a caso, che occorrerebbe porre sul tavolo situato dalle parti di ‘Viale della Liberazione’ un’offerta pressoché importante pur di convincere l’Inter a lasciarlo andare.

Stesso discorso vale, anche, per il forte centrocampista ‘made in Italy’ girato in prestito alla Reggina: club con cui ha già raggiunto il tetto delle 8 reti stagionali in Serie B (alla sua prima esperienza tra i grandi, tra l’altro). Inizialmente si era presa in considerazione l’idea di cederlo tramite contropartita tecnica ma, vista la sua ottima stagione, è anche vero che, a partire dal prossimo anno, i nerazzurri potrebbero iniziare, pian piano, ad inserirlo in ottica prima squadra.

Fatto sta che, da tutti quei nomi, l’intera dirigenza della ‘Beneamata’ potrebbe arrivare ad intascare, come minimo, 30 milioni di euro che darebbero puro ossigeno alle proprie casse economiche.

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