Non è affatto chiusa la strada che porta a un riavvicinamento fra Antonio Conte e l’Inter: il club sarebbe pronto a dargli carta bianca per rivoluzionare l’undici titolare
Che estate sarà per Antonio Conte? I più lo descrivono affranto e spompato dopo i problemi di salute e la delusione londinese e bisognoso di uno stop più o meno lungo. Altri credono che si voglia riscattare quanto prima con una nuova sfida, magari in Serie A. Si parla per questo di Inter o di Juve, dunque di un ritorno a una squadra già allenata.
Ma davvero l’Inter può ambire a ingaggiare Conte dopo la rottura piuttosto burrascosa di due anni fa? Che Simone Inzaghi rischi l’esonero è quasi scontato, a meno di clamorose sorprese. Nonostante i tre trofei vinti in due anni (la Coppa Italia e le due Supercoppe italiane) e i quarti di Champions League di questa stagione, il tecnico piacentino è ormai considerato inadeguato da tifosi e dirigenza. Si invoca un condottiero, un allenatore capace di scuotere gli animi assopiti di un gruppo che sembra perso.
Ma prendere Antonio Conte, per l’Inter significherebbe intervenire pesantemente sull’undici titolare: il salentino non è uno che si accontenta. Ed è stato proprio questo il motivo della rottura fra tecnico e club dopo lo scudetto. Quindi ci sono due enormi ostacoli al ritorno di Conte in nerazzurro. Il primo è sotto gli occhi di tutti: Zhang non ha i fondi per pagare l’ingaggio di Conte né risorse per potergli garantire un mercato all’altezza delle pretese.
Il secondo ostacolo è che Conte dovrebbe mettere mano su una rosa parecchio indebolita rispetto a quella che ha voluto abbandonare due anni fa. Se ne andò perché insoddisfatto dei giocatori a disposizioni, e ora dovrebbe accettare di allenare una squadra che i dirigenti vogliono ridimensionare?
Conte di nuovo all’Inter: si profila l’addio di undici calciatori
Antonio Conte non ama costruire: vuole vincere subito. Un tempo, molti anni fa, una situazione come quella interista lo avrebbe intrigato, ma ora è un allenatore diverso. Ciononostante secondo il giornalista Paolo De Paola ci sono ampie possibilità che il salentino torni a guidare la compagine nerazzurra. Intervenuto a Calciomercato.it sul canale Twitch Tv Play, il giornalista ha ipotizzato un riavvicinamento fra le parti.
“Undici sconfitte sono troppe“, ha ammesso De Paola. “Inzaghi potrebbe restare se l’Inter arrivasse in finale di Champions e riuscisse a vincere la Coppa Italia“. Altrimenti? “Se dovesse perdere il derby in Champions e non vincere la Coppa Italia, sarebbe esonerato: è sicuro”. I dirigenti hanno già preso la loro decisione da tempo. Quindi sembra impossibile tornare indietro.
Secondo De Paola esistono “accordi già in essere che potrebbe essere difficile da cancellare in caso di rimescolamento”. Ciò vuol dire che Marotta ha già un paio di idee per un sostituto. E il candidato numero uno, secondo l’intervistato, è Antonio Conte.
Il riferimento del giornalista è chiaro, e rimanda ad Antonio Conte: “Conte tornerebbe; l’Inter lo ha avvicinato e vuole chiudere, ma ci sarà una rivoluzione con undici giocatori da mandar via. Tutti smentiranno ma secondo me andrà così. Conte andò via perché non fu fatta una rivoluzione da sette calciatori, ora parliamo di una rivoluzione da undici”.
Il Conte-bis: chi parte e chi resta
Con un Conte-bis, cambierebbero molti piani mercato dell’Inter. Innanzitutto Zhang dovrebbe mettersi in moto per confermare il prestito di Lukaku per un altro anno. Poi anche Brozovic sarebbe trattenuto, respingendo così le offerte del Barcellona. Cambierebbe la situazione di de Vrij e anche a Gosens, che è sempre piaciuto a Conte, avrebbe un’altra possibilità. Gli altri intoccabili sono Bastoni e Barella. Tutti gli altri, compreso Lautaro potrebbero partire.
Si tratterebbe poi per un ritorno di Perisic e per un accordo con il Tottenham per prendere in prestito il giovane difensore centrale Malachi Fagan-Walcott, che pare abbia stregato il salentino.
Ma per poter conquistare una seconda stella, il club di Steven Zhang dovrebbe anche spendere. Per l’attacco, oltre a Thuram, bisognerebbe provare a prendere Loïs Openda del Lens, che piace ad Ausilio e anche a Conte. In difesa si proverebbe l’all-in su Scalvini. Il problema? Mancano i soldi. E stiamo sempre là.