Due grandi ex talenti inespressi in nerazzurro, oggi entrambi allenatori di fama locale: ecco le loro storie raccontate da interlive.it
Si dice che la storia sportiva dell’Inter sia costellata dalle presenze di numerosi calciatori di livello. Alcuni sono diventati di caratura assoluta nello scenario internazionale, altri hanno invece dato il proprio contributo soltanto di passaggio. Una tocca e fuga, per dare man forte ad altre realtà a seguire.
Ebbene prima che i vari Lautaro, Lukaku, Milito, Sneijder e Cambiasso – giusto per citarne alcuni – entrassero di diritto tra i migliori di sempre, l’Inter poteva vantare anche altri due profili di assoluto rispetto. Il primo, il ‘Maradona del Bosforo’ così soprannominato per le sue eccezionali qualità tecniche, porta il nome di Emre Belozoglu. Grande centrocampista elogiato persino dal buon Pelè che lo aveva inserito nella speciale lista dei migliori calciatori al mondo, il turco ha dato soltanto la metà di quel che avrebbe potuto dare. Quattro lunghe stagioni in nerazzurro dal 2001 al 2005 senza dire di aver mai trascinato davvero la squadra. Quale squillo da campione, come il tiro di destro contro la Lazio. Lo stesso piede che lui utilizza “solo per camminare”. Anche personalità forte. Da sempre odiato dai tifosi del Galatasaray, ha allenato i rivali del Fenerbahce per 10 partite prima di fiondarsi sul Basaksehir in qualità di responsabile tecnico della Prima Squadra. Oggi è fermo al quinto posto nella classifica di SuperLig.
Belozoglu e Buruk, da talenti dell’Inter a allenatori di successo
Collega dalla corsa veloce, buona resistenza e impatto positivo in allenamento, anche Okan Buruk viene ricordato dai tifosi ed ex compagni di squadra nerazzurri come un calciatore di cuore. Lui stesso ha dichiarato, tempo fa, di aver lasciato parte dei suoi ricordi a Milano. Anche se l’esperienza non è stata delle più fruttuose, con tanto di infortunio all’esordio e sole 25 presenze.
Decisamente meglio il proprio percorso da allenatore. Ha vinto una Coppa di Turchia con l’Akhisar nel 2018, poi il campionato con il Basaksehir. Aveva detto di apprezzare qualche accostamento alla Serie A italiana, ma alla fine è rimasto in Turchia. E infatti oggi, con neanche troppa sorpresa, è uno dei migliori del proprio campionato. Guida il Galatasaray con orgoglio, squadra tra le cui file è cresciuto e maturato come calciatore, tanto da essere primo in campionato. La stessa squadra che, oggi, vanta altri ex nerazzurri di spessore: anzitutto Mauro Icardi, centravanti di proprietà del PSG in prestito ai giallorossi fino al termine della stagione e pezzo forte della rosa; poi Nicolò Zaniolo, scaricato con rammarico dalla Roma di José Mourinho per sovrannumero e qualche scaramuccia interna. Un destino niente male.