Robin Gosens pare davvero tentato dalla prospettiva di un ritorno in Bundesliga. Dopo un anno e mezzo a Milano, l’esterno tedesco ha forse capito di dover cambiare aria
L’inverno scorso, cercato da vari club di Bundesliga, Gosens aveva fatto intendere alla dirigenza nerazzurra di non volersi muovere, convinto di poter far bene all’Inter conquistandosi una maglia da titolare. Chiuso da Dimarco, il tedesco si è comunque sempre fatto trovare pronto da Inzaghi.
Ci si aspettava molto di più dal tedesco, questa è la verità. In trentanove presenze complessive a Milano, l’Arciere ha segnato tre reti e fornito meno di dieci assist. Ma l’Inter lo aveva pagato a peso d’oro per toglierlo all’Atalanta (quasi 25 milioni) sperando in altri numeri.
Ciononostante, il tedesco si è fatto apprezzare per impegno e spirito di sacrificio. Limitato da infortuni e da problemi tattici, Gosens ha pedalato a testa bassa, senza lasciarsi sconfortare, anche quando ha perso anche la maglia della nazionale tedesca, poi ritrovata solo nei giorni scorsi.
Proprio durante una conferenza stampa dal ritiro della nazionale teutonica, l’esterno Robin Gosens ha parlato del suo futuro, affermando che non gli dispiacerebbe tornare in Bundesliga. In particolare, però, il laterale ha parlato dello Schalke 04: “È sempre stato il mio club. Nella mia città tutti fanno il tifo per lo Schalke“, ha ammesso Gosens. “Se un domani finissi a giocare lì si chiuderebbe un cerchio“.
Gosens in Bundesliga: “Si chiuderebbe un cerchio“
Cosa significano, queste parole? Forse Gosens non sta aprendo, come molti hanno interpretato, a un passaggio in Bundesliga. Leggendo attentamente le dichiarazioni dell’esterno si potrebbe anche concludere che stia cercando di allontanare le notizie delle ultime ore, che ripetutamente lo hanno accostato all’Union Berlino.
In ottica di un ritorno in Germania, su Gosens non c’è infatti lo Schalke come l’inverno scorso. La squadra più interessata è appunto l’Union Berlino, che però non appare come una destinazione così gradita all’esterno. Sotto sotto, Robin vorrebbe continuare in nerazzurro.
A ogni modo, per l’Inter è un cedibile. Il club chiede sui 15-20 milioni. E difficilmente i tedeschi proveranno a prenderlo a titolo definitivo. Per guadagnare quanto serve per non registrare una minusvalenza, i nerazzurri dovrebbero guardare alle possibili offerte in arrivo dalla Premier.
Sempre in conferenza stampa dal ritiro della Germania Gosens ha parlato anche del suo approccio mentale alle difficoltà sportive di un calciatore chiamato ad attraversare momenti di scarsa forma o di appannamento. “Le mie conoscenze in psicologia mi aiutano moltissimo in campo, mi dà un’altra prospettiva. Ovviamente non puoi farlo con tutti i calciatori perché non tutti sono interpretabili allo stesso modo, ma può sicuramente essermi d’aiuto“.
“Sogno, dopo la mia carriera, di aprire un piccolo studio dove poter aiutare persone con problemi mentali“, ha continuato il tedesco, “quindi dovrò fare un master e poi specializzarmi. Quando giochi male o hai due o tre brutte settimane vieni giudicato subito come un calciatore scarso, molto spesso manca una visione più profonda anche della vita fuori dal campo“.
Le alternative al tedesco che sogna di fare il terapeuta
Nel caso di cessione di Gosens, l’Inter dovrebbe investire i soldi guadagnati in un sostituto. In Germania scrivono che l’Union Berlino potrebbe andare fino in fondo: dovendo giocare la prossima Champions, la squadra sorpresa della Bundesliga vuole prendere un giocatore di esperienza internazionale. E in questo senso un finalista della coppa sarebbe il massimo.
Qualora il club potesse davvero presentare all’Inter un’offerta intorno ai 20 milioni, la dirigenza nerazzurra potrebbe spingere Gosens a ritornare in Patria, in un ambiente più familiare ma comunque molto ambizioso. Al contempo, Marotta si muoverebbe per prendere Carlos Augusto dal Monza, provando tuttavia ad abbassare le alte pretese di Galliani proponendo Sensi come contropartita.
L’altro nome che si segue è quello di Jordi Alba, il terzino del Barcellona che ha vinto tutto con la Spagna. Considerando che Alba potrebbe arrivare a Milano a zero, dopo aver risolto il suo contratto con il Barça, il problema sarebbe solo accontentarlo con l’ingaggio.