Clamoroso Zhang: tre mesi di carcere

Il presidente dell’Inter Steven Zhang potrebbe dover affrontare una nuova udienza: pare che rischi fino a tre mesi di carcere

È già tempo di nuove udienze per Zhang, e nel tribunale più difficile: quello di Hong Kong. Il prossimo 21 agosto, infatti, il presidente dell’Inter Steven Zhang presenzierà in aula (o almeno sarà invitato a farlo) per rispondere in merito alla causa da 300 milioni intentatagli da China Construction.

Zhang, udienza con rischio carcere
Zhang (LaPresse) – interlive.it

Il tribunale in questione è lo stesso che mesi fa ha condannato l’erede dell’impero Suning al pagamento di oltre 300 milioni di un prestito non saldato. E si parla ora di una possibile pena carceraria: Zhang figlio rischierebbe tre mesi di carcere. Pare però che il presidente nerazzurro, al momento, pensi ad altro. La prima preoccupazione del miliardario cinese è quella di rifinanziare il debito con Oaktree, in scadenza a fine maggio. Poi c’è il calciomercato, con la questione Lukaku che lo appassiona molto.

Riguardo al debito con Oaktree, Zhang sembra ottimista, dato che solouna parte del prestito è stata utilizzata: gli introiti arrivati dalla UEFA rendono l’Inter quasi autosufficiente in senso economico. Quindi il rifinanziamento non è un progetto irrealizzabile.

Sul mercato, dunque, si continuerà con la linea dell’autofinanziamento. E non è una notizia così incoraggiante per i tifosi nerazzurri. Il popolo interista è poi preoccupato dai guai legali e finanziari di Zhang, anche se è stato spiegato più volte che i debiti del cinese non intaccano la società calcistica.

Causa per Zhang: nuova udienza a Hong Kong, il presidente rischia tre mesi di carcere

Secondo quanto riportato da Calcio e finanza, Zhang dovrà apparire davanti al giudice per il debtor examination. Vale a dire l’esame del debitore: un interrogatorio volto a stimare averi e debiti concreti del soggetto. Il giudice vuol capire se Zhang possiede mezzi per soddisfare la sentenza o se sta nascondendo qualcosa. Nella fattispecie, il cinese dovrà consegnare libri contabili, documenti, contratti e prove finanziarie: scritture relative ai suoi beni e alle sue passività.

Zhang, nuova udienza a Hong Kong
Zhang atteso in tribunale (LaPresse) – interlive.it

Qualora il tribunale stimasse che Zhang ha strutturato in modo improprio i suoi beni e il suo rapporto con l’Inter (per evitare di ottemperare alla sentenza di Hong Kong), c’è il rischio concreto di una severa punizione penale: carcere fino a tre mesi (pena che verosimilmente potrà essere convertita in multa).

Ma non è tutto. In pratica, Zhang rischia di passare un’intera estate in tribunale. La banca cinese ha infatti chiesto anche ai tribunali italiani e americani di riconoscere la sentenza di Hong Kong e di darle di conseguenza esecuzione. Il presidente nerazzurro dovrà difendersi su più fronti dai pignoramenti.

Zhang non si è mai presentato alle scorse udienze, e probabilmente non lo farà neanche adesso. Proprio per questo la banca cinese lo attacca in tre continenti, con cause attive anche a New York e a Milano  L’obiettivo è aggredire i beni di Steven all’estero. In particolare, come vi abbiamo spiegato in passato, i legali della China Construction Bank Corporation hanno chiesto al tribunale di Milano di dichiarare illegittimo il verbale del CDA dell’Inter in cui si dice che al presidente Zhang non venga corrisposto alcun emolumento.

Non percependo stipendio, Zhang non ha entrate in Italia che possono essere pignorate. Ma non è un’anomalia. Almeno in Serie A, nessun presidente prende uno stipendio dal club che finanzia: non avrebbe molto senso…

La prima udienza dopo l’estate è fissata per il 12 settembre: qui la banca cinese potrebbe puntare sul pacchetto di maggioranza delle azioni dell’Inter. Non ci sono però reali possibilità di successo. La famiglia Zhang detiene la maggioranza del club tramite una società lussemburghese che non è di proprietà di Steven ma della holding Suning. E poi l’intero pacchetto azionario è in pegno al fondo Oaktree.

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