Un tesoretto da 80 milioni per l’Inter: l’affare di mercato saltato si è trasformato in un affare finanziario per il club
Sui social tutti fanno i conti in tasca all’Inter: è stato detto che il club ha risparmiato circa 80 milioni rinunciando a Lukaku, ma per alcuni critici (tifosi della Juventus e del Milan, su tutti), il conteggio non avrebbe senso e l’affare sarebbe puramente teorico.
I fatti, in realtà, sono abbastanza chiari. L’inter di Zhang aveva messo in conto, per quanto ne sappiamo, di spendere 40 milioni per il cartellino di romelu Lukaku. Dopo il fallimento della trattativa, poco ma sicuro, altri 40, come minimo, non saranno spesi per l’ingaggio del centravanti. E la somma di questi potenziali investimenti va ora intesa come una cifra risparmiata.
Qualcuno è ancora più ottimista nel calcoli, parlando di un tesoretto più alto basato sul mancato ingaggio di Lukaku (40 milioni di cartellino più 48 milioni lordi circa per i quattro anni di contratto). Sbagliato è sommare questa cifra ai 55 milioni di Onana (quelli di Brozovic sono già stati spesi per Frattesi).
Non avrebbe alcun senso mettere insieme i soldi entrati e quelli risparmiati. I soldi pagati dallo United per Onana sarebbero stati investiti per prendere Lukaku. Servivano insomma per prendere l’attaccante. E dato che Lukaku non è arrivato, saranno comunque spesi per prendere un altro attaccante.
80 milioni risparmiati: un affare o un abbaglio
Il risparmio è il miglior guadagno, recita un detto italiano. Un proverbio napoletano, invece, ribadisce il contrario: ‘o risparmio nun è mai guadagno. Nel senso che a voler spendere poco, a lungo andare, ci si trova in difficoltà, perché si comprano beni scadenti che deperiscono in fretta o che non svolgeranno una funzione adeguata alle aspettative.
E questo è il caso dell’Inter. Comprare un attaccante in saldo non avrebbe senso. Perché l’anno prossimo bisognerebbe investire ancora per prenderne un altro. Ciononostante è piuttosto probabile che il nuovo attaccante scelto dall’Inter costi meno di Lukaku complessivamente tra cartellino e ingaggio. Quindi un risparmio ci sarà.
Paradossamente, Morata che all’apparenza è quello più a buon mercato, costerebbe più di Lukaku sommando cartellino e ingaggio. Ecco un’altra ragione per cui sarebbe meglio buttarsi subito e senza paura su Balogun. L’americano costerebbe 12-14 sul bilancio, mentre Lukaku avrebbe pesato più di 20 all’incirca.
Un nuovo attaccante, anzi due…
L’anno scorso l’Inter è riuscita ad arrivare al terzo posto in campionato e in finale di Champions grazie ai goal di Lautaro, Lukaku e Dzeko. Due termini di quel trio non ci sono più. C’è Thuram l’anno scorso ha segnato più del solito, ma non è un bomber.
Morata va un po’ meglio come media: va quasi sempre in doppia cifra, anche se non è uno che punta alla vittoria del titolo di capocannoniere. Immaginando un trio composto da Lautaro, Thuram e Morata si palesa comunque la mancaza di reti, statisticamente parlando. Su Correa bisogna fare zero affidamento.
A ogni modo, Morata da solo non basterebbe. Dal punto di vista statistico bisognerebbe prendere uno che segni più dello spagnolo. Oppure ingaggiare Morata come sostituto di Correa e poi prendere un altro centravanti con una media reti più alta.
Intanto anche la Juventus si è iscritta ufficialmente alla corsa per Morata: nelle ultime ore ha incontrato gli agenti dell’ex. L’Inter vorrebbe chiudere in fretta, ma a livello economico le condizioni proposte dall’Atletico appaiono poco convenienti. La squadra di Simeone chiede che si paghi il pagamento della clausola da 21 milioni.
L’Inter ha offerto 15. E può spingersi al massimo fino a 18. A conferma che gli 80 milioni risparmiati non porteranno a un affare in entrata dal costo vicino ai 40 milioni.