Sembra scoppiato un caso-Supercoppa, con due squadre che starebbero addirittura pensando a un boicottaggio e con la Lega già pronta a penalizzazioni
Secondo i maggiori organi si stampa, motivazioni geopolitiche e di calendario potrebbero spingere due delle partecipanti alla Supercoppa italiana 2023/24 a voler disertare la competizione, in opposizione alle decisioni della Lega Calcio. La competizione della Supercoppa italiana, da quest’anno, cambierà infatti formula, passando dalla classica partita tra la vincitrice del campionato e quella della Coppa Italia a un mini-torneo tra le quattro migliori squadre della passata stagione.
In pratica, dovrebbero sfidarsi la prima in classifica di A (Napoli), la vincitrice Coppa Italia (Inter), la seconda in classifica in campionato (Lazio) e la finalista di Coppa Italia (Fiorentina). Il torneo si sarebbe dovuto giocare a gennaio, poi però il Consiglio di Lega ha stabilito un nuovo calendario, spostando le partite da inizio gennaio a fine gennaio. E ciò avrebbe mandato in crisi prima il Napoli e poi la Fiorentina.
E così, ieri sera, 9 ottobre sono emersi i primi malumori da parte del Napoli, la squadra vincitrice dell’ultimo Scudetto. Aurelio De Laurentiis ha lasciato intendere di non essere affatto favorevole a un viaggio in Arabia Saudita (la Supercoppa dovrebbe rigiocarsi a Riad, come lo scorso anno). I timori evocati dall’ambiente azzurro dovrebbero aver a che fare con la delicata situazione geopolitica dell’area, dopo gli attacchi subiti in Israele da parte di Hamas.
Accanto a questa motivazione, ci sarebbe poi una questione pratica, relativa al calendario. A metà febbraio sarebbero infatti previsti anche gli ottavi di finale di Champions League, che andrebbero a intasare ulteriormente un programma di partite già fitto, specie per il Napoli che potrebbe avere alcuni giocatori chiave occupati in Coppa d’Africa.
Pasticcio Supercoppa Italiana: perché Napoli e Fiorentina potrebbero scegliere il boicottaggio
Pare che già nei giorni scorsi De Laurentiis abbia cercato di proporre (senza successo) di cambiare sede e date: meglio disputare le partite relative alla Supercoppa in Italia e in un momento meno congestionato dagli impegni, secondo il produttore cinematografico. Quanto ventilato dal presidente del Napoli non sembra però affatto possibile per via degli accordi già firmati dalla Federazione con Riad (che sono pure parecchio remunerativi: 23 milioni di euro solo alla Lega).
Ecco come la Supercoppa si è trasformata in un gran imbroglio di rivendicazioni, diffide, proteste e rimproveri, con minacce di boicottaggio e contro-minacce di multe e penalizzazioni. Tutto è esploso nell’ultima Assemblea di Lega, quando è arrivata la decisione di cambiare le date, inizialmente fissate per inizio a gennaio.
Da qui la possibilità che Napoli (e forse la Fiorentina) opti per un boicottaggio dell’evento. Una mossa che sconvolgerebbe non solo il torneo in sé ma anche l’intero sistema. Ecco perché la Lega è già corsa ai ripari minacciando multe per i due club, e in casi entrami anche penalizzazioni da far scontare in campionato.
Cosa succederà? Ci aspettiamo un nulla di fatto. O meglio: prevedibilemente, De Laurentiis continuerà a protestare, senza però riuscire a ottenere nulla dalla Lega. A meno che il presidente del Napoli non abbia poi la meglio in altre questioni, come il nodo dei diritti tv. Un gioco delle parti, insomma.
Nodo calendario e questioni geopolitiche
L’idea di cambiare il calendario non è arrivato dalla Lega ma da Riad: i sauditi avrebbero proposto, per esigenze proprie (e commerciali), di spostare gli incontri di Supercoppa da inizio gennaio a fine gennaio. Nei giorni 21 e 22 gennaio si dovrebbero quindi giocare le semifinali delle Final Four. La finalissima, invece, dovrebbe essere fissata invece per il giorno 25 gennaio.
Il 21 si dovrebbe giocare quindi Napoli-Fiorentina e il giorno dopo Inter-Lazio, secondo il modello attualmente in vigore in Spagna. De Laurentiis ha fatto capire, però, di non essere d’accordo. Fra la Lega Calcio e ill presidente del Napoli i rapporti sono già un po’ tesi. A inizio anno il produttore cinematografico ha, per esempio, protestato contro la decisione della Federazione di proporre di proporre l’inno della squadra a inizio partita.
Gennaio è un mese no per il Napoli, anche perché il 13 gennaio 2024 parte la Coppa d’Africa (con il torneo che andrà avanti fino all’11 febbraio). In pratica, la competizione africana durerà poco più di un mese, tempo durante il quale i partenopei credono di dover far sempre a meno di Osimhen.
Sembra che anche a Commisso della Fiorentina non stia bene una trasferta del genere a Riad, così lunga e così scomoda, anche perché piazzata proprio nel bel mezzo della stagione. Al momento però il club toscano non ha diramato alcuna nota che possa chiarire la sua posizione ufficiale.
C’è chi dice che Lega Calcio si starebbe già attrezzando per sostituire sia Napoli che Fiorentina con gli altri due club. Squadra che, per ragioni di classifica, dovrebbero prenderne il posto: si tratterebbe di Milan e Atalanta. Difficile che Napoli e Fiorentina rinuncino ai soldi dei sauditi e non prendano parte al torneo.