I dettagli sui costi dell’operazione che hanno portato il francese a vestire la maglia dell’Inter. Coinvolti nel mezzo anche altri tesserati nerazzurri, ex inclusi
L’Inter, protagonista di un avvio di stagione da urlo sia in campionato che in Champions League, si è quest’oggi presa la briga di far fronte ad alcune questioni dirigenziali extra campo.
E’ stato, infatti, nella giornata di oggi che si è tenuta l’Assemblea dei soci nerazzurri presso l’edificio Palazzo Parigi di Milano. Il tutto con l’intento di approvare il bilancio della ‘Beneamata’ che ha avuto come data di scadenza il 30 giugno 2023.
Sono state fatte registrare perdite da 85 milioni di euro per il club che quest’oggi trova sede in ‘Viale della Liberazione’, bilancio che è pur sempre in calo di 55 milioni di euro rispetto ai 140 dell’annata precedente. Coinvolti, nel mezzo, i nomi di diversi calciatori dell’Inter. Nuovi ed ex. Tra questi Marcus Thuram, soffiato al Milan in estate.
Nel momento in cui il francese sembrava essere letteralmente ad un passo dai rossoneri, lo stesso classe ’97 è poi approdato sulla sponda opposta. Per di più a costo zero, considerando il solo valore del cartellino. Commissioni che, però, sono venute a costare ai nerazzurri 8 milioni di euro e che vanno poi sommate ai 7,8 milioni dell’ingaggio lordo dell’ex Borussia M’Gladbach (grazie ai benefici apportati dal Decreto Crescita). Un investimento dal costo complessivo di 47 milioni, data la scadenza del contratto del medesimo calciatore fissata a giugno 2028. Thuram a parte, però, scopriamo assieme gli altri punti salienti emersi dal bilancio dell’Inter.
Il punto sul bilancio dell’Inter tra riscatti, plusvalenze e altro: tutti i dettagli
E’ quello di Francesco Acerbi il riscatto esercitato dall’Inter nella scorsa estate. Un’operazione dal costo esatto di 4 milioni di euro versati poi nelle casse della Lazio.
Seguono poi le plusvalenze di: Casadei (passato per 14,9 milioni al Chelsea), Pinamonti – approdato al Sassuolo per 9 milioni – e quella di Pirola, con quest’ultimo finito alla Salernitana per 4,7 milioni. Un incasso totale pari a 29 milioni di euro. Una volta affrontato il discorso plusvalenze resta ora da occuparsi di quello dei futuri riscatti.
Coinvolti in quest’argomento: Davide Frattesi, il cui acquisto dovrebbe diventare definitivo a partire dal 2 febbraio del 2024 al verificarsi di determinate condizioni, Marko Arnautovic (il suo riscatto avverrà dopo il 5 febbraio del 2024, vale a dire al primo punto conquistato in campionato dai nerazzurri), Carlos Augusto – il cui obbligo di riscatto è previsto in caso di qualificazione a una delle tre competizioni europee – e, infine, Emil Audero: il cui diritto di riscatto potrebbe finire per diventare obbligo a determinate condizioni.
Quanto a Correa invece, calciatore ceduto in prestito nella scorsa estate, dovrebbe diventare definitivo il suo addio all’Inter soltanto in caso di qualificazione dell’Olympique Marsiglia alla prossima edizione di Champions.
Riavvolgendo ancor di più il nastro, emerge fuori che il passaggio di Marcelo Brozovic all’Al-Nassr ha fruttato 17,5 milioni di euro nelle casse dei nerazzurri. Di 50,2 milioni di euro, invece, la plusvalenza di Andre Onana messa a beneficio della ‘Beneamata’ stessa: ‘Beneamata’ che ci ha perso solo ed unicamente nella cessione di Robim Gosens. Dall’operazione che ha portato il tedesco all’Union Berlino è stata fatta registrare una minusvalenza di 6,8 milioni.