Il noto imprenditore cinese continua a restare al centro di alcune vicende poco gradevoli. Ecco cosa fanno sapere i nerazzurri nel frattempo
Vecchie-nuove accuse in arrivo per Steven Zhang. L’attuale patron dell’Inter, infatti, non ha ancora sbrigato alcune faccende legate al passato e procrastinatesi poi nel presente.
Uno dei tanti temi di discussione continua a restare, infatti, quello del debito da oltre 300 milioni che l’attuale numero uno nerazzurro non ha ancora restituito in favore della China Construction Bank Asia: banca asiatica che, di fatto, sta dando apertamente la caccia allo stesso imprenditore cinese.
E’ in atto una vera e propria battaglia legale, tant’è che è tutt’oggi in corso una causa presso il Tribunale di Milano. Questo, non a caso, uno dei diversi argomenti affrontati dai nerazzurri nel bilancio al 30 giugno 2023 e approvato poi nella giornata di ieri. Nel frattempo, però, è l’Inter a prendere posizione.
L’Inter a difesa di Zhang, nessun dubbio: “Validi motivi per ottenere il rigetto delle accuse”. La nota del club
I nerazzurri hanno pochi dubbi a riguardo. A detta del mondo Inter, infatti, ci sono tutti i presupposti nel vedere Steven Zhang uscirne con le mani pulite da questa faccenda. A certificarlo la nota sul bilancio rilasciata da parte della ‘Beneamata’. Il testo completo:
“In data 7 luglio 2022, la Capogruppo ha ricevuto un atto di citazione da parte di China Construction Bank (Asia) Corporation Limited (“CCB”), con il quale CCB ha promosso presso il Tribunale Civile di Milano un’azione revocatoria contro la delibera assembleare del 18 febbraio 2019 della Capogruppo, in materia di emolumenti degli Amministratori, nel contesto di più ampie azioni di tutela dei propri interessi economici in Cina”.
“La Capogruppo, in quanto soggetto coinvolto nell’azione promossa da CCB, intende provvedere a dare mandato ai propri legali di svolgere un’analisi approfondita del caso e della giurisprudenza in materia di revocatoria ordinaria e tutelare le proprie ragioni nella causa intentata da CCB, la cui prima udienza, inizialmente fissata per il 14 novembre 2022, è stata differita al mese di aprile 2023”.