Salta tutto, Zhang dice addio all’Inter: “C’è il fondo arabo”

Steven Zhang potrebbe essere davvero in procinto di dire addio all’Inter, e in agguato, secondo i meglio informati, c’e già un fondo arabo

È dal 2021 che si evoca l’arrivo di un fondo arabo o mediorientale pronto a prendersi l’Inter. Prima si parlava di PIF, poi si è cominciato a tirare in ballo il fondo dhabense Adq (in collaborazione con BC Partners) e infine di Investcorp. Fino a qualche mese fa c’era si vociferava pure a proposito della possibilità di un finanziamento da parte dei sauditi, ovvero di nuovi soci arabi pronti a entrare nel club attraverso l’acquisto di quote di minoranza.

Zhang, addio forzato a maggio
Steven Zhang (Ansa) – interlive.it

In tutti questi casi, se davvero c’è stata una contrattazione, alla fine i lavori non sono andati avanti. Sembrava per esempio fatta con Investcorp, che veniva presentato come società ormai a un passo dal firmare le carte per rilevare le quote di maggioranza dell’Inter.

Raine e Goldman Sachs, gli advisor che si occupano per conto di Zhang delle eventuali proposte, non hanno mai trovato offerte congrue alle aspettative o garanzie economiche tali da permettere una conclusione dell’affare. I cinesi, da ciò che si sa, hanno sempre chiesto più di 1,2 miliardi di euro. Troppi?

I due stessi advisor, secondo Fabio Santini, conduttore radiofonico e volto tv, starebbero continuando a dialogare con potenziali acquirenti, e non più per conto di Zhang… Santini, intervenuto ai microfoni di TvPlay, ha voluto parlare del futuro di Zhang, prospettando, in caso di un suo addio forzato, il ritorno in auge della pista che porta al fondo arabo.

Zhang verso l’addio: rispunta il fondo arabo

Santini ha rivelato che Zhang potrebbe ancora la quadra con Oaktree, riuscendo cioè a dilazionare di un altro anno o due la resa del prestito di 375 milioni (che però l’anno prossimo saranno oltre 400). “Il problema che sia inseguito dagli imprenditori della Construction Bank di Pechino è un problema suo personale, non riguarda l’Inter”.

Zhang cede agli arabi
Steven Zhang (LaPresse) – interlive.it

Ma nel caso in cui il Zhang non riesce a trovare la quadra con il prestito, automaticamente, la società finirebbe a Oaktree. “E Oaktree ha dato mandato a due banche d’affari di trovare dei compratori e sembra che ne abbia trovati due: un fondo americano e un fondo arabo“.

Santini è poco convinto che Zhang riuscirà a risolvere presto la delicata situazione personale con la Construction Bank. “Ma sappiamo tutti che, con tutto quello che ha speso, vorrebbe tenersi l’Inter e cercare di rientrare di un po’ di denaro. Però sarà molto ma molto difficile”.

Il nodo del possibile sostituto di Marotta

L’intervistato si è poi interrogato sul futuro di Marotta. Ha perciò ricordato che l’ad nerazzurro aveva già lasciato intendere di voler puntare a un Ministero. “E noi abbiamo verificato che quel Ministero è quello della Gioventù. Marotta vuole questo, sempre che non gli diano il Ministero dello Sport. Questa è la sua intenzione. E ora l’Inter deve pensare veramente di trovare un sostituto e, al livello di Marotta, non ce ne sono al mondo”.

Il sostituto di Marotta
Marotta (LaPresse) – interlive.it

Santini crede che sia troppo presto per parlare di un possibile sostituto di Beppe Marotta. Ribadendo di non riuscire a scorgere dirigenti all’altezza di Marotta, ha suggerito che un nome, come erede, potrebbe essere quello di Tare, che è ancora senza squadra… “Ma senza dimenticare che attorno a Marotta ci sono dirigenti come Ausilio e Baccin, che sono molto cresciuti e ne possono prenderne il posto”.

Intanto, ieri si è tenuto il Consiglio di Amministrazione dell’Inter, con all’ordine del giorno dedicato all’approvazione della situazione economico-patrimoniale semestrale consolidata del gruppo (per il periodo dal primo luglio 2023 al 31 dicembre 2023).

Steven Zhang ha partecipato in video collegamento da Nanchino. E il consiglio ha approvato i risultati per il primo semestre della stagione in corso, registrando un utile netto consolidato di 22,3 milioni di euro. Un segno positivo da confrontare con una perdita netta pari a 63,5 milioni di euro per l’anno precedente. Si registra dunque un incremento di 85,8 milioni di euro.

Dunque, i dati della semestrale parlano non solo di un miglioramento di oltre 80 milioni ma anche di una conversione di credito in capitale (22 milioni circa, utili a portare il bilancio in positivo). La società è in via di risanamento. E questo è un dato importante per poter contrattare con Oaktree e ottenere un rifinanziamento.

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