Barella, c’è un problema: sono passati più di tre mesi

Il centrocampista nerazzurro non segna una rete da prima di Natale e prolunga il suo periodo di digiuno, nonostante non siano mancate buone prestazioni

Quando svaria in mezzo al campo ed accende il motorino per fare box-to-box, Nicolò Barella fa sentire tutta la sua presenza. E nella maggior parte dei casi, riesce ad essere estremamente incisivo con giocate talvolta semplici talvolta dal coefficiente di difficoltà ben più marcato.

Barella a digiuno da Natale con l'Inter
Nicolò Barella, centrocampista dell’Inter (LaPresse) – interlive.it

Lui le fa sembrare comunque tutte facili e ci mette sempre il cuore, la grinta e il carattere necessari. Senza mai far calare il livello di concentrazione e lasciando traspirare sempre grande energia e resistenza, anche nelle sfide più complesse sotto il profilo meramente atletico. Lo ha dimostrato anche contro l’Empoli nell’ultima uscita stagionale di campionato giocata lo scorso weekend a San Siro.

Eppure c’è una nota che fa apparire il profilo di Barella ancora sbiadito rispetto alle grandissime attese di inizio anno: quella relativa ai gol segnati. Troppo pochi – forse – per un calciatore che tutto sommato non si risparmia dal concludere a rete anche se non attaccante di ruolo. Spesso si arrende a tentativi frettolosi che finiscono fin troppo in alto sopra la traversa, vanificando chance potenziali.

Barella a digiuno da Natale, ma con la Nazionale sorride per il gol

Per certi versi il centrocampista deve ancora migliorare la gestione di alcune situazioni di gioco, nella speranza che possa trovare nuovamente la via del gol. Questo manca infatti da troppo tempo, andando ad alimentare un digiuno complessivo che va avanti dallo scorso Natale. Tre mesi di blackout dall’ultima uscita contro il Lecce. Decisamente tanto.

Barella a digiuno da Natale con l'Inter
Bene Barella ma manca ancora il gol, con la Nazionale si è sbloccato (LaPresse) – interlive.it

Contrariamente, Barella ha ritrovato la via del gol con una conclusione di assoluta raffinatezza contro l’Ecuador nella partita giocata con la fascia da capitano della Nazionale Italiana legata al braccio. Un segnale positivo che lascia intendere ancora la forte predisposizione ad essere decisivo, non soltanto nelle partite di assoluto spessore con una posta in palio da giocare. Certo è che farà di tutto per poter scacciare tutti i dubbi avuti nell’ultimo periodo e da qui al termine della stagione ci sono ancora partite a sufficienza.

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