Dopo averli visti in campo assieme in Nazionale, si riapre la questione sulla possibile convivenza, anche nell’Inter, tra Barella e Frattesi
Qualcuno lo dice addirittura da quando il centrocampista ex Roma, arrivato all’Inter nell’estate del 2023 dopo un’aspra battaglia di mercato col Milan, ha varcato le soglie di Appiano Gentile. Altri lo hanno sostenuto quasi come evidenza delle scelte di Simone Inzaghi, che ha quasi sempre privilegiato il big che aveva in rosa a discapito del nuovo acquisto. Altri ancora premono il tasto sulla possibile compatibilità dei due, che potrebbero giocare assieme se solo il tecnico trovasse la giusta formula per farli coesistere.
Al di là della terza corrente, sempre minoritaria rispetto alle prime due, appare abbastanza evidente come Nicolò Barella e Davide Frattesi, due tra i migliori centrocampisti della rosa nerazzurra, siano alternativi l’uno all’altro. Pur con le loro differenze fisiche e tecniche, e con la differente zona di campo che possono occupare nel corso del match, il sardo e il romano sembrano davvero incompatibili. Nelle gerarchie ormai acquisite da anni all’Inter, ad avere la meglio, in termini di titolarità, è quasi sempre il primo.
Una colonna insostituibile. Il motorino del centrocampo meneghino al quale Inzaghi, se può, non rinuncia mai. Certo, difficile lasciar fuori un giocatore che, oltre ad esser costato oltre 31 milioni, lascia il segno quasi ogni volta da subentrato. Sull’altare dell’equilibrio e dell’irrinunciabilità alle altre due pedine della mediana a tre – Calhanoglu e Mkhitaryan – l’allenatore piacentino ha quasi sempre sacrificato l’ex Sassuolo, che lo scorso anno, in campionato, ha messo in cascina appena 935 minuti.
Visnadi sul dualismo Barella-Frattesi: “Inzaghi ha fatto la sua scelta”
Per la verità, essendo i due calciatori tra i migliori interpreti del ruolo in Italia, c’è chi ha provato a schierarli titolari insieme. Dal primo minuto. Uno, Frattesi, nel ruolo preferito di interno di centrocampo. L’altro, Barella, nella non troppo consueta posizione di trequartista. Con compiti leggermente differenti dal solito, insomma.
L’ultimo esperimento in tal senso, andato in scena proprio sul terreno amico di San Siro nell’ultimo match di Nations League tra Italia e Francia, non è che sia andato proprio benissimo anche se i due avevano condiviso il campo anche in altre circostanze sotto la guida di Luciano Spalletti.
A mettere un punto quasi definitivo sulla questione ci ha pensato il giornalista Gianni Visnadi, che ha fornito un’interessante chiave di lettura di ciò che accade nell’Inter a proposito della gestione dei due azzurri.
“In Nazionale c’è un enigma Frattesi da risolvere. Barella in quella posizione di trequartista non funziona, ma è l’unico modo per far giocare Frattesi titolare con l’Italia. Altro che suggerimento per Inzaghi!, Simone li ha da due anni e li fa giocare molto poco insieme, perché sono doppioni, ma uno (Barella) è più forte dell’altro (Frattesi) che però fa qualche gol in più e allora strappa qualche titolo di giornale e qualche applauso in più. Per concretezza e costanza però, il sardo nei 90 minuti non ha eguali. Quindi va riportato mezzala e Frattesi può essere destinato ad entrare in corsa quando serve segnare“, ha detto il giornalista intervenendo in diretta ai microfoni di ‘Radio Radio’.